Nonostante il servizio di offerta di passaggi in auto, tra privati, stia scatenando un mare di polemiche e proteste in tutto il mondo, soprattutto da parte dei tassisti, che si sentono usurpati del loro lavoro, l’azienda che lo ha lanciato continua ad espandersi.
Uber infatti è costantemente alla ricerca di nuovi innesti per migliorare la tecnologia offerta ai suoi clienti, ed in quest’ottica va letto l’accordo siglato nelle ultime ore, e riportato in anteprima da TechCrunch, fra la startup di San Francisco e Microsoft.
Microsoft ha confermato di aver ceduto a Uber vari asset tecnologici (tra cui un centro dati e telecamere per veicoli) del servizio già usato per le cartine digitali del motore di ricerca Bing. Nell’accordo figurano anche la proprietà intellettuale e cento ingegneri, la cui professionalità verranno assorbite dalla controversa azienda di Travis Kalanick.
L’operazione va inquadrata nella volontà di Uber di offrire un servizio di cartografia ai propri utenti, e si aggiunge alla recente assunzione di Brian McClendon, una delle figure chiave dello sviluppo di Google Maps.
I termini economici dell’accordo con Microsoft non sono stati divulgati, ma è chiaro che la tecnologia di Redmond potrà essere impiegata sfruttando l’ampia flotta a disposizione di Uber.