Uber multata a Milano anche trasportando gli utenti in carrozza

VEB

Se l’azienda madre si sta affermando sempre più, e si sta espandendo rendendosi indipendente anche grazie al recentissimo acquisto delle mappe da Microsoft, in Italia Uber continua a dover affrontare una marea di problemi.

Dopo la sentenza del tribunale che ha sospeso il servizio di Uberpop, e le proteste continue dei tassisti che vedono in Uber, che offre passaggi in auto con conducenti privati, una concorrenza sleale, I dirigenti italiani hanno deciso di inscenare una protesta a Milano, ma neppure quella è riuscita ad andare a buon fine.

Uber aveva infatti offerto, a chi prenotava tramite l’app, un giro in carrozza, a cavallo, nel centro di Milano, mercoledì pomeriggio, ma stando a quanto raccontato, i vigili urbani hanno immediatamente fermato tutto: la carrozza a cavalli che ha caricato due ragazze in via De Amicis, per accompagnarle gratuitamente a fare una passeggiata di un quarto d’ora in centro, è stata fermata dai vigili che hanno chiesto i documenti al conducente e contestato la mancata immatricolazione della vettura, che quindi non può circolare per le strade. Una bella multa di 40 euro a corredo del tutto non poteva certo mancare.

“Ancora una volta vogliamo evidenziare come la chiusura all’innovazione portata da Uber sia un passo indietro non solo per noi, ma per il Paese” denuncia Benedetta Arese Lucini, general manager Italia del gruppo. “Oggi con l’operazione UberCLOP vi riportiamo nel passato per raccontare una battaglia sempre più collettiva verso la mobilità e le città del futuro”.

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