Un particolare sogno può essere il segno della demenza precoce

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Un recente studio scientifico ha portato alla luce un legame significativo tra il disturbo comportamentale del sonno REM (RBD) e l’insorgenza precoce di malattie neurologiche gravi come il morbo di Parkinson e la demenza. Questo disturbo, che colpisce oltre 1 milione di persone negli Stati Uniti e circa 80 milioni nel mondo, si manifesta attraverso comportamenti inconsueti durante il sonno, come parlare, gridare, ridere, imprecare e movimenti fisici involontari.

Un particolare sogno può essere il segno della demenza precoce
foto@pixabay

RBD: Un Campanello d’Allarme per Malattie Neurodegenerative

Gli scienziati della Mount Sinai School of Medicine di New York hanno evidenziato che il disturbo comportamentale del sonno REM può anticipare l’insorgenza del Parkinson o della demenza nella maggior parte dei casi documentati. Il dottor Emmanuel Durante, professore associato di neurologia, spiega che l’integrazione di metodi automatizzati nell’analisi dei test del sonno potrebbe migliorare la diagnosi, riducendo i casi di mancato riconoscimento del disturbo.

Sfide Diagnostiche e Nuove Tecnologie

Diagnosticarlo in modo accurato resta una sfida, poiché i sintomi si manifestano durante il sonno e possono essere confusi con altri disturbi. In casi gravi, i movimenti violenti associati all’RBD possono causare lesioni sia al paziente che al partner. Il disturbo è legato a un’infiammazione nelle aree cerebrali deputate alla produzione di dopamina, lo stesso meccanismo che si osserva nei pazienti affetti da Parkinson e demenza.

Per superare queste difficoltà diagnostiche, i ricercatori hanno sviluppato un sistema basato sull’intelligenza artificiale. Questo innovativo strumento, ispirato agli studi dell’Università di Medicina di Innsbruck, utilizza la video polisonnografia per analizzare i test del sonno, raggiungendo una precisione diagnostica del 92%.

Impatti sul Quotidiano e Sintomi Collaterali

Oltre ai disturbi notturni, i pazienti con RBD spesso sperimentano sonnolenza diurna, difficoltà di concentrazione, problemi nell’apprendimento di nuove attività e reazioni emotive insolite. Questi segnali possono rappresentare ulteriori indicatori precoci di declino cognitivo.

Verso Diagnosi Precoci e Cure Personalizzate

L’utilizzo dell’analisi automatizzata permette ai medici di valutare la gravità dei movimenti notturni e di sviluppare piani terapeutici su misura. Questo approccio potrebbe consentire interventi tempestivi, riducendo il rischio di progressione verso malattie neurologiche più gravi.

Con milioni di persone affette da demenza in tutto il mondo, questa scoperta segna un passo avanti nella comprensione del legame tra i disturbi del sonno e le malattie neurodegenerative. Identificare precocemente questi disturbi attraverso l’analisi del sonno apre nuove prospettive per la prevenzione e la gestione di condizioni neurologiche complesse.

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