Una nuova corsa allo spazio è in corso, e questa volta riguarda… il tempo. Mentre missioni interplanetarie come Artemis si avvicinano a rendere permanente la presenza umana sulla Luna, gli Stati Uniti stanno per compiere un passo fondamentale: l’istituzione di un fuso orario lunare ufficiale. La proposta, nota come Celestial Time Standardization Act, è stata approvata dalla Commissione per la Scienza, lo Spazio e la Tecnologia della Camera dei Rappresentanti lo scorso 29 aprile.

Secondo quanto riportato da Interesting Engineering, il disegno di legge incaricherà la NASA di sviluppare un Lunar Time Coordinated (LTC), un sistema di misurazione del tempo pensato per le condizioni uniche della Luna.
Perché serve un orario lunare?
A differenza della Terra, la Luna presenta differenze gravitazionali e ambientali tali da influenzare il modo in cui il tempo viene misurato. Il tempo scorre in modo diverso, e queste discrepanze possono causare errori significativi in contesti di alta precisione come la navigazione spaziale e le comunicazioni tra veicoli orbitali e stazioni di terra.
Come ha spiegato Cheryl Gramling, esperta di dinamica orbitale della NASA:
“Se un segnale viaggia alla velocità della luce, può coprire circa 168 campi da football in 58 microsecondi. Senza una correzione temporale coerente, un errore nella misurazione del tempo può tradursi in un’enorme discrepanza sulla posizione di un oggetto orbitante.”
LTC: un sistema universale per Luna e oltre
Il nuovo sistema LTC sarà progettato per essere compatibile con il Tempo Universale Coordinato (UTC) utilizzato sulla Terra, ma adattato alle condizioni lunari. L’obiettivo è quello di creare un sistema robusto e scalabile, che in futuro potrà essere esteso anche ad altri corpi celesti, come Marte.
Questo nuovo standard sarà cruciale per la gestione delle future basi lunari, come quelle previste dal programma Artemis della NASA, che punta a portare astronauti sulla Luna entro i prossimi anni e stabilire una presenza sostenibile entro il 2030. Senza un tempo comune e preciso, le missioni potrebbero rischiare problemi di sincronizzazione tra orbiter, lander, rover e stazioni di controllo terrestri.
Uno standard necessario per la prossima era spaziale
L’iniziativa non riguarda solo la NASA. Enti spaziali come l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) stanno già collaborando allo sviluppo di un tempo lunare condiviso, come sottolineato in una nota ufficiale.
Avere un fuso orario lunare non sarà solo un dettaglio tecnico: rappresenterà un passaggio simbolico e operativo verso la colonizzazione dello spazio, definendo uno degli elementi fondamentali della presenza umana fuori dal nostro pianeta: la misura del tempo.