Con l’approssimarsi della riapertura delle scuole torna prepotente la tematica dei vaccini: ancora molti genitori, infatti, si rifiutano di vaccinare i propri figli, nonostante esista persino un obbligo di legge che li impone per poter essere ammessi a scuola.
Le motivazioni del rifiuto sono le più svariate, molte di ordine etico, ma in realtà quella che nella maggioranza dei casi regna sovrana è l’ignoranza: si ignora proprio letteralmente cosa sia un vaccino, a cosa serve concretamente e perché è così importante somministrarli ai nostri figli.
E allora partiamo dalle basi: cos’è un vaccino esavalente?
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Il vaccino esavalente è un unico vaccino che protegge contemporaneamente da sei malattie: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e malattie invasive da Haemophilus influenzae di tipo B (HiB).
Il vaccino, la cui somministrazione avviene per via intramuscolare nella faccia antero-laterale della coscia, contiene quindi parti di tutti e sei i germi ed è in grado di proteggere dalle sei patologie.
Patologie estremamente serie, che nei secoli scorsi erano tra le principali cause di morte infantile.
Nella maggior parte dei casi servono almeno tre dosi del vaccino esavalente, in maniera tale da poter garantire la massima protezione possibile, ed è somministrato nel primo anno di vita del bambino.
Questo vaccino, come qualunque altro farmaco, può essere causa di effetti collaterali, ma è molto più pericoloso per un bambino contrarre la malattia che essere vaccinato.
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