Varicella, due bimbi non vaccinati ricoverati a Voghera

VEB

La varicella è una malattia infettiva causata da un virus del gruppo degli Herpes. E’ un’infezione molto contagiosa, e si diffonde velocemente tra coloro che non l’hanno mai avuta.

Dopo una prima infezione, si è in genere immuni dalla malattia per il resto della vita. Il virus, però, può rimanere latente nell’organismo e riattivarsi anche molti anni dopo, dando origine in questo caso al fuoco di Sant’Antonio.

È caratterizzata dalla presenza su tutta la superficie corporea di lesioni a differente stadio di evoluzione: macchie rosse, vescicole, pustole e croste. Le lesioni, che nell’adulto sono in genere più considerevoli, sono fortemente pruriginose e il grattamento, soprattutto nei bambini, può associare all’esantema anche escoriazioni. La comparsa di nuove lesioni prosegue per 3-4 giorni; passato questo periodo il rash si stabilizza e tutti gli elementi progressivamente si seccano e si ricoprono di crosticine.

Per quanto riguarda i sintomi generali, sono vari come presenza e come intensità: la febbre in genere non supera i 38.5 °C e i sintomi generali sono lievi. Nell’adulto la malattia è più compromettente: astenia, artralgie, cefalea, mialgie sono sintomi frequenti e possono anche precedere l’eruzione cutanea di 24-48 ore.

Il virus penetra attraverso le vie aeree e probabilmente inizia la sua replicazione già all’interno delle cellule delle alte vie respiratorie, per cui si spiega la ampia diffusione precoce delle lesioni cutanee, mediante disseminazione sanguigna.

Varicella bimbi non vaccinati ricoverati a Voghera

Varicella bimbi non vaccinati ricoverati a Voghera

Il contagio può precedere di 24 la comparsa dell’eruzione (e questo spiega la nascita di epidemie a livello scolastico) e si protrae per non oltre 5 giorni dopo la comparsa dell’esantema, motivo per cui l’obbligo di isolamento non dura oltre una settimana.

È una malattia che fa parte delle malattie esantematiche dell’età infantile e, a causa della sua elevatissima contagiosità, è molto raro che si trovi un adulto che non l’abbia contratta da bambino; anche se questa evenienza non è eccezionale.

Nell’adulto, sono frequenti i casi di ricovero e possono manifestarsi polmonite interstiziale diffusa ed encefalite fulminante.

Le complicanze in età pediatrica sono invece molto rare e riguardano la sovrainfezione batterica delle lesioni, peggiorata dal grattamento.

Proprio in queste ore due bambini sono stati ricoverati in ospedale a Voghera, per complicazioni derivate dalla varicella.

I due bimbi, uno di quattro mesi e l’altro di cinque anni, non erano immuni dalla malattia, per la quale però il vaccino è stato reso obbligatorio dal decreto Lorenzin, che ha previsto dodici vaccinazioni per altrettante malattie, necessarie per i bambini che vogliano essere iscritti alle scuole.

Il bimbo di 5 anni ha riportato una paralisi del nervo facciale, mentre per il più piccolo i sintomi sono sonnolenza e scarsa reattività. «Le condizioni dei due piccoli pazienti sono monitorate costantemente, non sono in pericolo di vita – ha spiegato Alberto Chiara, responsabile dei reparti di pediatria degli ospedali di Voghera e Vigevano -. La terapia che stiamo somministrando è basata sul ricorso a farmaci antivirali».

«La varicella – continua il dott. Chiara– può provocare complicanze batteriche perché abbassa le difese immunitarie. Importante non trascurarla perché le conseguenze potrebbero essere anche molto serie. La profilassi da seguire, imposta dalla legge, prevede un trattamento all’anno tra i 12 e i 15 mesi di età, e un richiamo tra i 5 e i 6 anni».

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