I biglietti dei suoi prossimi spettacoli sono andati subito sold out e lo deve tutto al Festival di Sanremo, di cui è stata la vincitrice indiscussa: non ha vinto presentando alcuna canzone, ma imprimendo la sua impronta decisa al fianco di Carlo Conti, su un palco dell’Ariston che non è mai stato così divertente come in questo 2016.
Virginia Raffaele, dopo Sanremo, è pronta a iniziare un tour dei teatri, portando in scena le sue maschere più belle, da Belen alla Versace, dalla Vanoni alla Boschi, debuttando giovedì 18 febbraio al Teatro Ambra Jovinelli.
Lo spettacolo di intitola Performance: i personaggi, le sue maschere più celebri, monologano e dialogano tra loro, anche grazie alle proiezioni video, in un gioco di specchi e di rimandi. Qua e là, tra le maschere, in scena appare anche Virginia stessa, che interagisce con le sue creature, come una sorta di narratore che svela il suo “essere – o non essere”. Dopo Roma toccherà a Torino, Bergamo, Varese, Milano e di nuovo all’Ariston di Sanremo il 7 aprile.
“Io nelle parodie o imitazioni che faccio cerco sempre di essere non offensiva. Sicuramente ci sono delle cose che possono dar fastidio perché magari becchi dei lati particolari e non troppo apprezzati della personalità e un po’ pizzica, ma a seconda dell’autoironia della persona, questa reagisce di conseguenza. Comunque metteremo fuori del teatro un muro dove uno può appiccicare la sua querela o ciò che pensa di me, se sono razzista, sessista, fascista o capra”, racconta lei stessa in una intervista a SpettacoloMania.it, alla giornalista che le chiede cosa ne pensa di chi se la prende per le sue imitazioni.
E poeticamente definisce cosa sia una risata, che lei è così brava nel suscitare: “un altro corto circuito, una cosa inspiegabile chimicamente, e se sul palco c’è allora l’energia cresce e lo scambio con il pubblico funziona”.
