Aglio, un toccasana anche contro il cancro

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L’aglio (Allium sativum) è una pianta bulbosa originaria dell’Asia centrale e imparentata con l’erba cipollina, la cipolla, lo scalogno e il porro, utilizzata da migliaia di anni non solo per il caratteristico sapore pungente ma anche per i benefici che garantisce alla salute.

L’aglio possiede una parte ipogea costituita principalmente dal bulbo, rivestito da involucri rossicci e composto a sua volta da numerosi bulbi più piccoli, gli spicchi, che forniscono la droga, cioè la parte utilizzata in campo fitoterapico. Il bulbo dell’aglio è uno dei rimedi più antichi e diffusi dalla medicina popolare.

Molti sono gli usi medicinali attribuiti all’aglio. È stato affermato che può prevenire raffreddori, influenza, tubercolosi, bronchite, foruncoli, malattie cutanee. All’aglio è attribuita anche la proprietà di rafforzare in modo naturale il sistema immunitario. Sebbene alcune di queste storie sull’aglio si siano rivelate solo delle leggende, i ricercatori stanno scoprendo che la reputazione medicamentosa dell’aglio è maggiore di quanto possa sembrare.

Le proprietà dell’aglio oggi sono ampiamente sfruttate per una serie di condizioni associate al sistema circolatorio e cardiaco come l’aterosclerosi, l’ipercolesterolemia, l’infarto, le malattie coronariche e l’ipertensione.

Aglio, un toccasana anche contro il cancro

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L’aglio contiene infatti una preziosa sinergia di vitamine, aminoacidi, enzimi, proteine, minerali e soprattutto sostanze anti tumorali: da recenti studi di settore sembrerebbe infatti che l’assunzione regolare di aglio sia un ottimo “ravvivante” metabolico e sia preventiva nei confronti dei tumori.

Nello specifico, secondo un’equipe di ricercatori americani, dell’Albany College of Pharmacy and Health Sciences dell’Università di Albany (New York), aiuta a bloccare il cancro perché l’aglio assieme al fluoro ferma i coaguli di sangue.

Se infatti l’aglio è conosciuto da secoli per le sue proprietà terapeutiche, il fluoro è l’ingrediente base di svariati farmaci di ultima generazione, merito dell’elevata reattività. I ricercatori hanno quindi modificato vari composti estratti dall’aglio, in modo da unire i due elementi, sostituendo gli atomi di idrogeno con quelli di fluoro.

I ricercatori coordinati dai professori Eric Block e Shaker A. Mousa, hanno appreso che il composto contrasta il processo che permette la formazione di vasi sanguigni nella massa tumorale. E hanno pubblicato  i risultati sulla rivista scientifica “Molecules“.

«Fin dalla sua scoperta, le proprietà antibiotiche trovate nei composti dell’aglio sono state oggetto di approfondite ricerche. Data la grande importanza del fluoro nella chimica farmaceutica e nella biologia chimica, eravamo interessati a osservare l’effetto che la sostituzione del fluoro avrebbe avuto sulla reattività chimica e sull’attività biologica dei composti dell’aglio. Tali analoghi fluorurati erano attualmente sconosciuti», spiega Block.

«I nostri risultati dimostrano che i nuovi farmaci possono comportare la modifica di composti presenti nell’aglio formati naturalmente per migliorare la loro attività biologica benefica. Questo lavoro ha rappresentato uno studio pilota: il lavoro futuro richiede la modifica delle procedure di laboratorio per rendere i nuovi composti scoperti più prontamente disponibili e a un costo inferiore, per facilitare uno studio più dettagliato in laboratorio, biologico e potenzialmente clinico», ha concluso Block.

L’obiettivo quindi è di partire da questi studi per realizzare farmaci mirati ancor più potenti per trattare cancro, trombosi e altre patologie.

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