Ancona, serve latte per salvare un piccolo nato prematuro

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Che il latte materno sia l’alimento migliore da far assumere ai neonati è cosa risaputa, ma mai come in questo caso anche la scienza viene in soccorso delle credenze popolari, spiegando quanto sia essenziale per la sana crescita e lo sviluppo del nascituro.

Il latte materno risulta l’alimento più raccomandabile per il neonato, in quanto fornisce tutti gli elementi nutritivi ma soprattutto li contiene nelle giuste proporzioni.

Dal primo giorno dopo il parto fino al quinto – sesto giorno, viene prodotto il cosiddetto colostro, un latte particolarmente ricco di proteine e sali minerali; questo perché il bambino, subito dopo il parto, accusa un calo fisiologico dovuto soprattutto alla perdita di liquidi, dal momento che negli ultimi nove mesi aveva vissuto in un ambiente acquoso.

Il bambino ha inoltre bisogno di recuperare energia velocemente, tramite un latte, il colostro, ricco di proteine, sali minerali ma anche e soprattutto di anticorpi, come immunoglobuline, lattoferrina, globuli bianchi e lisozima.

Quindici giorni dopo il parto, il latte ha raggiunto una composizione standard, che verrà mantenuta fino allo svezzamento. Questo latte, definito maturo, è piuttosto ricco di lipidi e di glucidi, ma con una percentuale inferiore di proteine e sali minerali.

E se il latte materno è importantissimo per tutti i neonati, è fondamentale per quelli nati prematuri. Questi bambini risultano infatti particolarmente suscettibili alle malattie infettive del tratto gastrointestinale. Proprio per questi bambini il latte materno assume un valore non solo nutrizionale ma anche “di difesa” dalle malattie ancora più significativo. Le ricerche scientifiche dimostrano, infatti, che il latte umano ha, in alcune situazioni, delle vere e proprie proprietà terapeutiche, riuscendo addirittura ad abbassare il rischio di infezioni e serie malattie.

Ancona, serve latte per salvare un piccolo nato prematuro

Ancona serve latte per salvare un piccolo nato prematuro

Purtroppo però non tutte le mamme posseggono latte sufficiente, in primis quelle che hanno dato alla luce i loro piccoli in maniera difficoltosa, mettendoli al mondo magari prima della scadenza del termine.

In questi casi, il latte umano donato rappresenta una valida alternativa: aiuta il neonato a svilupparsi in maniera ottimale rassicurando, nel contempo, i genitori sul fatto che si stia facendo ricorso al migliore sostituto del latte materno, in caso questo non sia disponibile. La raccolta del latte in banche, quindi, diventa indispensabile nel momento in cui i bambini hanno bisogno di essere nutriti con questo alimento.

Purtroppo, in Italia, le donazioni di latte materno sono molto variabili, ed in queste ore, ad esempio, la banca del latte del Salesi di Ancona è rimasta a corto di latte materno da donazione e quindi è in corso una drammatica corsa contro il tempo per salvare la vita di un neonato, venuto al mondo prematuro.

Il bambino purtroppo è molto grave e ha seri problemi respiratori:  le sue condizioni generali non fanno stare tranquilli medici e personale sanitario della Tin e di tutto l’ospedale pediatrico-infantile. La somministrazione di latte materno potrebbe senza dubbio portare giovamento per il quadro clinico del piccolo, soprattutto per una maturazione polmonare più rapida, ciò di cui il bambino ha bisogno adesso.

Il grido d’aiuto ha già fornito una risposta importante, con almeno quattro mamme che si sarebbero recate nella sede sanitaria di via Corridoni per mettersi a disposizione.

Il latte, come il sangue, ha però bisogno di essere analizzato per capire se ha i requisiti necessari per essere somministrato al piccolo e queste operazioni richiederanno alcuni giorni.

La banca del Latte è attiva da anni e funziona esclusivamente per mettere a disposizione l’alimento vitale dei neonati bisognosi del Salesi.

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