Un cratere con un diametro di quasi cinquecento chilometri è stato scoperto in Antartide dai ricercatori (Università dell’Ohio) guidati dal dottor Ralph von Frese nel 2006.
Anomalia gravitazionale dell’Antartide correlata al cratere
Gli scienziati hanno stabilito che il cratere immagazzina un’enorme massa metallica a una profondità di 850 metri, un altro mistero del continente di ghiaccio.
Un gigantesco meteorite, uscito da questo mostruoso cratere nella regione di Wilkes Land, molto probabilmente ha causato la separazione dell’Australia moderna dal supercontinente preistorico del Gondwana.
Questa ipotesi è stata avanzata non molto tempo fa dagli specialisti della NASA, che hanno analizzato i dati delle deviazioni gravitazionali registrate dai satelliti GRACE.
Oggi gli scienziati hanno già stabilito che l’età del cratere è di almeno 250 milioni di anni.
Si scopre che è più antico del famoso cratere Chicxulub, la cui formazione dall’impatto di un enorme corpo celeste è associata alla morte del mondo animale preistorico sulla Terra.
Inoltre, l’asteroide Wilk è circa cinque volte più grande di quello che ha creato il cratere Chicxulu, aveva un diametro di circa 50 chilometri.
Un tale gigante, spiegano gli scienziati, avrebbe dovuto causare una catastrofe sul nostro pianeta molto più grande dell’estinzione dei dinosauri. E ora questo enorme corpo cosmico riposa sotto l’Antartico ad enorme profondità.
Ultimamente ricercatori indipendenti hanno avanzato un’ipotesi: sotto il ghiaccio dell’Antartide non c’è un asteroide, ma un gigantesco veicolo spaziale alieno, che in quel lontano momento, a quanto pare, si è schiantato sul nostro pianeta.
Fortunatamente, allora non c’erano persone sulla Terra.