Oggi si celebra la giornata mondiale dell’autismo

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Aprile è celebrato come Mese Mondiale della sensibilizzazione all’autismo e il secondo giorno del mese è legato alla Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo. Non esiste un modo semplice per definire l’autismo in quanto se, di fatto, una serie di disturbi complessi del neuro-sviluppo (disturbo dello spettro autistico – ASD), caratterizzati da menomazioni sociali, difficoltà di comunicazione e modelli di comportamento limitati e ripetitivi. Il disturbo autistico, talvolta chiamato autismo o ASD classica, è la forma più grave.

L’autismo, o meglio definito disturbi dello spettro autistico, è un disturbo del neurosviluppo che coinvolge principalmente tre aree: linguaggio e comunicazione, interazione sociale e interessi ristretti e stereotipati.

L’autismo non è una malattia. Una malattia, infatti, prevede una diagnosi e una cura: dall’autismo invece non si guarisce. L’autismo è una sindrome, che riguarda tutta la morfologia della persona, che interessa ogni aspetto del suo essere.

Ogni individuo affetto da autismo è unico e irripetibile  perché esistono infinite combinazioni di questa sindrome. Alcuni hanno un alto funzionamento intellettivo, un QI addirittura superiore alla norma, altri invece hanno dei deficit. Alcuni bambini autistici a 10 anni dicono solo mamma, altri parlano.

L’autismo ha esordio nei primi 3 anni di vita e può essere accompagnato da ritardo mentale lieve, medio o grave. Le cause dell’autismo risultano ancora ad oggi sconosciute, anche se i ricercatori concordano nel affermare che nei disturbi dello spettro autistico entrano in gioco cause neurobiologiche, costituzionali e psicoambientali acquisite.

Autismo, oggi si celebra la Giornata mondiale

Autismo, oggi si celebra la Giornata mondiale

A livello genetico vi sono diverse evidenze scientifiche secondo cui la componente genetica avrebbe un ruolo causale rivelante, pur collocandosi in un’ottica multifattoriale. Sembrerebbe che molte mutazioni geniche siano coinvolte nello sviluppo di disturbi dello spettro autistico. Le mutazioni di tali geni tuttavia stanno rispetto all’autismo in una relazione complessa, per due motivi: da una parte, molte persone con diagnosi di autismo possono avere diverse mutazioni – o diverse combinazioni di mutazioni – di tali geni; dall’altra, anche molte persone che non presentano sintomi dello spettro autistico presentano le medesime mutazioni spesso riscontrate nell’autismo.

Ma è comunque l’ interazione tra geni e ambiente che sembra giocare un ruolo rilevante nella manifestazione di quei segnali e sintomi dei Disturbi dello Spettro Autistico. A fronte di una maggiore vulnerabilità individuale dovuta a delle mutazioni genetiche, determinate situazioni ambientali possono concorrere all’insorgenza dei sintomi dello spettro.

Anche se, come abbiamo detto, non si guarisce, ci sono però dei modi per rendere compatibile l’autismo con le sfide quotidiane della vita, facendo raggiungere ai bambini autistici il massimo livello di abilità possibile, per far vivere meglio loro e chi sta loro incontro.

Dal 2007 le Nazioni Unite hanno eletto il 2 aprile come la giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo. Un’occasione per parlare di questo delicato disturbo neuropsichico e per non dimenticarsi delle famiglie e delle persone che ogni giorno hanno a che fare con l’autismo.

Molti gli appuntamenti per la sensibilizzazione e la migliore conoscenza nei riguardi dell’autismo previsti per oggi 2 aprile in Italia, in occasione di questa giornata.

Per dare un segnale di cambiamento, l’organizzazione Autism Speaking da anni promuove la campagna Light It up the Blue, (accendi di blu) che mira ad illuminare con il colore blu tutti i monumenti principali del mondo (hanno già aderito, tra gli altri, il Teatro dell’Opera di Sidney e l’Arco di Costantino a Roma).

Nel corso delle scorse edizioni sono stati illuminati di blu, tra gli altri, l’Empire State Building di New York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la grande piramide di Giza in Egitto oltre all’Arco di Costantino a Roma.

Ma le iniziative devono anche dare una forte scossa: secondo una ricerca condotta dal Censis l’Italia è tra i paesi europei che destinano meno risorse alla protezione sociale delle persone con disabilità. La carenza di preparazione riguarda spesso scuole e terzo settore, troppe volte incapaci di prendersi carico delle persone autistiche, impedendo loro di avere pari opportunità educative e di sviluppo professionale.

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