Banca D’Italia, la disoccupazione ai massimi dal 1977

VEB

Mentre la Germania può festeggiare un livello di occupazione stabile ed in continuo miglioramento, con la disoccupazione ai minimi da oltre vent’anni, lo stesso non può dire l’Italia, che in pratica ha una situazione diametralmente opposta.

Nonostante gli sforzi profusi dal governo negli ultimi mesi, lo Jobs Act e tutte le varie riforme a sostegno dell’occupazione, i dati sono alquanto sconcertanti: Palazzo Koch certifica il peggior dato sulla disoccupazione dal 1977, con il tasso che è arrivato al 12,7% nel complesso della  popolazione e al 42,7% tra i giovani con meno di 25 anni.

La disoccupazione in Italia, che tocca ‘record’ assolutamente negativi mese dopo mese, ha raggiunto il suo massimo storico nel primo anno del Governo Renzi, ovvero nel 2014, visto che dall’inizio delle raccolte statistiche, con il 1977 appunto, non era mai stato toccato un livello così alto.

Tra il 2008 e il 2014 il numero di disoccupati ”è pressoché raddoppiato, passando da poco meno di 1,7 milioni a circa 3,2 milioni”. A certificare i ”nuovi picchi” toccati dalla disoccupazione in Italia è Bankitalia, nella relazione annuale. Tra il 2008 e il 2011 l’aumento delle persone in cerca di lavoro, secondo i dati di Palazzo Koch, ”è stato leggermente più contenuto della perdita di posti di lavoro: rispettivamente, circa 400.000 e oltre 500.000 unità. In quel periodo la minore offerta di lavoro, legata all’uscita dal mercato dei lavoratori ‘scoraggiati’, ”aveva contenuto il tasso di disoccupazione”, che era salito all’8,4%, dal minimo storico del 6,1% raggiunto nel 2007.

Tra il 2011 e il 2014, invece, a fronte di una perdita di altri 300.000 posti di lavoro, le persone in cerca di impiego sono aumentate di oltre un milione. La quota dei giovani che non lavora né cerca un impiego è scesa all’11,9%, rimanendo però al di sopra dei livelli che si registravano prima del 2008. Inoltre il numero dei disoccupati di lunga durata è aumentato del 14,8%, passando dal 45,2% del 2008 al 60% delle persone in cerca di lavoro.

Next Post

IS. Coalizione sostiene Iraq ma no interventi terra

La coalizione anti-Isis guidata dagli Stati Uniti ha appoggiato il piano militare e politico con il quale l’Iraq vuole far fronte al gruppo terrorista e recuperare la provincia di al-Anbar. L’ok è stato dato alla riunione a Parigi dei ministri degli Esteri dei 20 Paesi partecipanti alla campagna di bombardamenti. […]