Budrio, caccia al killer in tutta la zona con armi da guerra e infrarossi.
Igor il russo, così lo chiamano. Cinico, efferato, pericoloso.
Dopo l’omicidio di Budrio, l’evanescente uomo slavo è braccato, e molti dicono che non ha scampo.
Ormai l’area della ricerca è ristretta a 75 chilometri quadrati. 150 uomini per turno si danno il cambio: uomini preparati, pronti a ogni evenienza, e ormai tutti sanno che lo scontro a fuoco sarà inevitabile.
E lui è uno di quelli che probabilmente preferisce morire a essere catturato.
Tra le province di Bologna e Ferrara si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo.
Praticamente hanno trovato tracce dappertutto della presenza dell’assassino in quei pochi chilometri quadrati.
Ora dentro questo fazzoletto di terreno si stanno muovendo in maniera coordinata i paracadutisti del Tuscania, i Cacciatori di Calabria e le Sos.
Questi uomini stanno setacciando palmo a palmo il territorio. Uno di questi riferisce: Se sta qua dentro, non ha scampo.
E, in effetti, l’assassino di Davide Fabbri a Budrio e Valerio Ferri a Portomaggiore, se sta là dentro, o anche poco fuori, davvero non dovrebbe avere più scampo.