Il Busto Arsizio Film Festival prenderà il via ufficialmente, per la sua 15 esima edizione, il prossimo 18 sabato, e l’onore di inaugurare la rassegna è affidata al grande Carlo Verdone.
L’attore e regista salirà sul palco del teatro Sociale sabato 18 marzo alle 21 per una lunga chiacchierata con il direttore artistico del Baff, Steve Della Casa e, nel corso della serata a lui dedicata, Verdone mostrerà anche alcuni spezzoni di suoi film che meglio lo rappresentano, e partirà dalle immagini per raccontare aneddoti sulla sua carriera e anche sulla sua vita privata.
L’artista inoltre riceverà al Baff il premio all’Eccellenza Cinematografica.
Intanto, nelle scorse ore, lo stesso attore si è confessato a La Stampa e ha commentato i fatti degli ultimi giorni che riguarda l’amministrazione capitolina, proprio lui che nei mesi scorsi aveva caldamente approvato l’elezione di Virginia Raggi come sindaco di Roma.
Verdone confessa tutta la sua delusione: «Questi signori che si muovono attorno alla Raggi mi ricordano Armando Feroci, il personaggio del mio film Gallo Cedrone, che alla fine si butta in politica e promette di asfaltare il Tevere per farci una strada a quattro corsie. “Così se score…”. Si ricorda? Era uno che faceva mille cose, un mitomane. Un film del ’98, ma nella sua follia è molto attuale».
Però a Verdone non viene da ridere: “Sono preoccupato e arrabbiato, non vedo vie d’uscita”.
Verdone del resto si mette nei panni del cittadino romano: “Io i conti non li conosco, ma una cosa la vedo: sono passati mesi dalle elezioni, i romani sono stremati, senza speranza, vedono il futuro come una minaccia. Ma con tutte le tasse che paghiamo almeno dei servizi minimi ce li volete dare?”. La rivoluzione grillina a Roma non si è vista, occasione persa, eppure era un’occasione “storica”.
