Caldo torrido, attenzione all’aggravarsi delle patologie preesistenti

VEB

Il meteo ci aveva avvisato e non si era sbagliato: questo fine settimana è di caldo torrido, e la nostra penisola brucia da nord a sud.

“C’è il rinforzo dell’alta pressione sull’Italia – spiegano i meteorologi del Centro Epson Meteo – ma con ancora qualche temporale pomeridiano sabato su Alpi e Appennini. La prossima settimana – continuano gli esperti – il caldo intenso sarà ancora protagonista per l’arrivo dell’anticiclone nordafricano. In Val Padana, nei fondovalle alpini e nelle zone interne del Centro-Sud e delle Isole i termometri potranno superare i 35 gradi, non si possono escludere punte vicine ai 40 gradi, con il disagio di un clima afoso specie al Nord”.

Nella giornata di domenica, secondo i dati che arrivano dai bollettini del Ministero della Salute bollino rosso per Bologna, Bolzano, Perugia, Torino, arancione per Cagliari, Firenze, Pescara, Rieti.

E le temperature sono da record anche nel resto d’ Europa: in Germania è stato raggiunto il picco record di 38 gradi ma i metereologi si aspettano ulteriori aumenti per le prossime ore. Caldo eccezionale anche in Francia, a Parigi c’è l’allerta arancione ‘canicule’, mentre in Gran Bretagna l’afa sta flagellando la popolazione abituata a ben altre temperature, con Londra che ha superato i 34 gradi.

Dinanzi a questa temperatura non bisogna dimenticare che il caldo può anche nuocere gravemente alla salite, se non affrontato nella giusta maniera.

Le persone più a rischio sono gli anziani, i bambini, i pazienti cronici, chi usa certi farmaci, fa lavori all’aperto o vive in condizioni socioeconomiche svantaggiate.

“Il caldo può scatenare il colpo di calore ma può anche peggiorare le condizioni esistenti, come malattie cardiovascolari, respiratorie, renali o mentali”, mette in guardia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che sottolinea: l’Europa “sta vivendo un’estate molto calda e si prevede che continui per le prossime settimane”.

“I professionisti medici e le autorità sanitarie pubbliche – spiega l’Oms – devono essere preparate ad affrontare le ondate di calore estive e le possibili conseguenze sulla salute dell’esposizione al calore”.

Ogni anno infatti, le alte temperature influiscono sulla salute di molte persone, in particolare degli anziani, dei neonati, di coloro che lavorano all’aperto e di malati cronici.

Ma gli effetti avversi e la mortalità causati dall’eccessiva calura sono largamente prevenibili, come illustrato nelle linee guida dell’Oms Europa per l’elaborazione di piani d’azione contro il caldo.

La prima indicazione è quella di utilizzare i sistemi di risposta alle emergenze già esistenti sul territorio, che essendo già stati testati funzionano meglio di qualsiasi altra soluzione approntata sul momento.

Per tutti è importante mantenere calma e sangue freddo, “perché anche stati di ansia e agitazione possono aumentare le vampate di calore”. Per mantenere casa fresca, “apri le finestre di notte per rinfrescare l’appartamento ma durante il giorno usa le persiane o serrande”.

Il documento scoraggia quindi l’uso massiccio dell’aria condizionata: anche se ci sono pochi dubbi che sistemi di refrigerazione dell’aria sono protettivi per le persone a rischio, ricorrere estensivamente a questi impianti comporta un grande consumo di energia e massicce emissioni di gas a effetto serra, con il risultato di peggiorare la situazione ambientale.

In caso di “capogiri, debolezza, ansia, sete intensa o mal di testa, spostati il più presto possibile in un luogo fresco e misura la temperatura corporea. Bevi acqua o succo di frutta per reidratare”, si legge ancora.

Infine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda di non dimenticarsi degli altri: “Mentre ci si prende cura di se stessi, è bene pianificare di controllare i propri familiari, amici e vicini, che trascorrono molto del loro tempo da soli. Se si conoscono soggetti potenzialmente a rischio, è buona norma aiutarli, fornendo loro consigli e supporto”.

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