Senza Tasi e Imu, le imposte che il Premier Renzi ha promesso di abolire, le tasse patrimoniali caleranno del 10%
Per Paolo Zabeo della Cgia di Mestre: “Se il governo confermerà l’abolizione delle tasse che gravano sulla prima casa, dell’Imu agricola e quella sugli imbullonati, nel 2016 dovremmo risparmiare 4,6 miliardi di euro: vale a dire uno sconto che sfiora il 10 per cento”.
Secondo la Cgia nel 2014 le tasse patrimoniali sono costate agli italiani una cifra iperbolica: 48,6 miliardi di euro.
Negli ultimi 25 anni, l’incidenza sul Pil delle imposte sul patrimonio è raddoppiata, mentre in termini assoluti il gettito è aumentato di quasi cinque volte.
Per la Cgia, se per il 2015 ci si attende un gettito stabile, dal 2016 si registrerà una netta inversione di tendenza: “La ricognizione riguarda una quindicina di tasse patrimoniali – spiega Zabeo – e le due imposte che gravano sulle abitazioni e sugli immobili strumentali, ovvero Tasi e Imu, garantiscono oltre la metà del gettito complessivo. L’anno scorso, ad esempio, per onorare questi due tributi famiglie, imprese e lavoratori autonomi hanno versato ben 24,7 miliardi di euro”.
Le tasse patrimoniali, di fatto, sono quelle che pesano sulla ricchezza che si possiede in determinato momento.
Per ricchezza, in senso ampio, si intende l’insieme di beni immobili (case, terreni), beni mobili (auto, moto, aeromobili, imbarcazioni), e degli investimenti finanziari.
Alla luce dei dati calcolati dall’Ufficio studio della Cgia di Mestre, c’è da chiedersi dove il governo a prelevare il mancato gestito. Per il momento la risposta resta un mistero.