In Colombia la marijuana è stata legalizzata, anche se solamente per uso terapeutico
Negli ultimi anni la scienza sembra certa dei poteri della marijuana nella cura di diverse patologie, soprattutto per quelle neurodegenerative: un argomento tutt’oggi controverso, con molti luminari che la considerano ancora una droga da vietare.
Negli ultimi anni questa droga leggera è stata pian piano legalizzata per scopi terapeutici in molti paesi del mondo e l’ultimo, in ordine di tempo, è stata la Colombia.
Il 22 dicembre il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha infatti firmato il decreto che regolamenta l’utilizzo terapeutico e scientifico della cannabis, sottolineando che la Colombia è entrata nel gruppo dei paesi all’avanguardia e progressisti non soltanto sul fronte della lotta alle malattie, ma anche su quello della lotta globale contro le droghe.
I coltivatori di cannabis dovranno ottenere un permesso speciale rilasciato dal Consiglio nazionale dei narcotici per poter procedere nel proprio lavoro. Chi si occuperà della manifattura di sostanze a base di cannabis dovrà richiedere l’autorizzazione al Ministero della Salute.
Come ha spiegato il ministro della Salute colombiano, Alejandro Gaviria, lo scopo è quello di far diventare il Paese un centro per la produzione di marijuana medica da esportare poi anche all’estero. Questo passo “indica che la Colombia sta per produrre e commercializzare prodotti di esportazione a base di marijuana medica”.
In Colombia finora, nonostante la legge 30 del 1986 (lo statuto degli stupefacenti) e l’atto legislativo 02 del 2009 consentissero la produzione, l’esportazione, il commercio e l’uso terapeutico e scientifico della cannabis e di altri stupefacenti, non esisteva ancora una regolamentazione attuativa.