Se è vero che non si è mai mostrata troppo svestita sugli schermi televisivi, neppure lei in passato ha mai disdegnato qualche spacco più azzardato o qualche scollatura più profonda, ma ora le carte in tavola sono cambiate, soprattutto da quando, nelle scorse settimane, è stata nominata direttore di Rai Tre.
Ed è quindi subito bufera su Daria Bignardi: la nuova conduttrice ha infatti imposto già da qualche giorno un nuovo codice relativo al look, un nuovo dress code di quanto non è ammesso davanti alle telecamere.
“Martedì scorso ha convocato costumiste e truccatrici. Perché è soprattutto alle donne della Terza rete che è rivolto il nuovo codice sul modo corretto di vestirsi e truccarsi“, scrive Marco Castoro sul quotidiano Il Messaggero.
La Bignardi nello specifico avrebbe vietato i tubini (“rigorosamente quelli di colore nero”) e dunque gli abiti fascianti, gli orecchini vistosi, il tacco dodici o le cravatte di cattivo gusto per gli uomini.
E a quanto pare Daria Bignardi non sarebbe stata l’unica ad imporre un ben preciso dress code su Rai 3 perché anche il direttore di Rai Parlamento, Gianni Scipione Rossi, avrebbe “imposto” ai conduttori dei telegiornali di indossare determinati capi di colorazioni ben precise.
Naturalmente è bastato che la Bignardi imponesse il nuovo dress code alle conduttrici della terza rete perché a qualcuno venisse voglia di ricordarle il dress code che un tempo sceglieva per se stessa a La 7: tacchi, spacchi, scolli, braccia scoperte.