Delrio, a settembre alla Camera il ddl sugli scioperi

VEB

I consumatori e gli utenti non ne possono più: se il diritto allo sciopero è sacrosanto e va tutelato, è altrettanto vero che i servizi essenziali vanno assicurati, per non rischiare di paralizzare all’improvviso e senza preavviso intere città.

Secondo quanto annunciato dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in seguito alle situazioni  incresciose verificatesi dopo gli scioperi di Pompei e Alitalia delle scorse ore, il Governo è intenzionato ad approvare norme per limitare il numero degli scioperi, ed evitare situazioni esplosive.

Dopo la pausa estiva, infatti, la Commissione affari costituzionali del Senato, esaurita la maratona sulle grandi riforme, dovrebbe mettere in calendario il disegno di legge presentato nel febbraio del 2014 dall’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e quella più recente a firma del senatore Pd Pietro Ichino.

Trattandosi di materia regolata dalla Costituzione,«meglio evitare un intervento diretto del governo. In parlamento ci sono già diverse proposte di legge, le accompagneremo verso l’approvazione con il coinvolgimento di tutti», spiega Delrio.

La proposta di legge sugli scioperi di Sacconi prevede che l’agitazione possa essere indetta solo dai sindacati che abbiano raccolto il 50% dei consensi, mentre le altre sigle, anche unendo le forze, dovranno invece raggiungere almeno la soglia del 20% per poter indire un referendum sullo sciopero che dovrà incontrare il parere favorevole del 30% dei lavoratori.

La proposta di legge sugli scioperi di Ichino prevede invece una soglia del 50% sia per proporre che per approvare un referendum.

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