Dislessia, al via la settimana Nazionale per imparare a riconoscerla

VEB

La dislessia è un disturbo dell’apprendimento che riconosce una base neurobiologica: si pensa che potrebbero essere almeno dieci i geni potenzialmente coinvolti nella sua genesi.

La dislessia, dunque, è una difficoltà seria che non può risolversi con il solo esercizio di lettura poiché occorre un intervento personalizzato, e soprattutto va conosciuta a fondo come patologia.

Per questo, dal 2 all’8 ottobre l’AID (Associazione Italiana Dislessia) in concomitanza con l’European Dyslexia Awareness Week, organizza anche in Italia la seconda edizione della settimana nazionale della dislessia, un evento che invita a riflettere non solo sui bambini e\o ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, ma anche sulle loro particolarissime abilità.

L’iniziativa  si svolge in contemporanea in tutta Italia e prevede oltre 400 eventi nelle piazze, scuole, comuni e teatri di 88 province italiane; il tutto sarà gestito da oltre 1.500 volontari parte delle 98 sezioni attive di AID dislocate su tutto il territorio nazionale.

Le persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) vivono l’apprendimento in maniera differente rispetto a chi, invece, non conosce questa realtà e quindi per loro sono necessarie strategie diverse. Di conseguenza, comprendere le loro difficoltà e la loro mentalità consente ai familiari e agli insegnanti di trovare nuove risorse e di raggiungere il successo scolastico e lavorativo.

Quest’anno l’evento si propone di mettere in luce le potenzialità dei bambini e dei ragazzi con DSA piuttosto che le loro difficoltà. Da qui l’idea di leggere l’acronimo che identifica i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, DSA, da un altro punto di vista: “DSA? Diverse Strategie di Apprendimento”, conoscerle per fare la differenza.

I numeri della dislessia tra l’altro, impongono una seria riflessione sulla sua grande diffusione. Secondo le stime dell’AID i ragazzi che presentano tale difficoltà, sono circa 350 mila. Per arrivare a formulare una diagnosi certa di dislessia è necessario ricorrere a una valutazione multi professionale alla quale partecipano neuropsichiatra, psicologo, logopedista e neuropsicomotricista in equipe per riuscire a individuare quali esercizi servono a quel bambino per apprendere.

Inoltre, solo con il tempo e dedicandogli moltissime attenzioni sia da parte del personale educativo sia dei genitori, si può arrivare a comprendere quale sia la strategia più giusta di apprendimento per ogni bambino.

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