La legge Fornero ha creato una categoria del tutto nuova, quella degli esodati, coloro che si trovano senza un lavoro e troppo giovani per aver diritto alla pensione, e poi difatti se ne è lavata le mani: 50 mila persone il cui destino sembra non interessare più a nessuno.
Nella giornata di ieri un folto gruppo di rappresentanti delle più disparate categorie, esodati, quota 96, precoci, quota 100, opzione donna, si sono riuniti in via XX settembre per convincere il governo Renzi ad intervenire il prima possibile per la risoluzione di diverse problematiche previdenziali.
I manifestanti pretendono che le risorse previste per gli esodati non abbiano altre destinazioni che quelle inizialmente previste e che il Governo prenda nuovamente in considerazione la settima salvaguardia e l’Opzione Donna.
“Impropriamente il Mef ha distolto dal fondo esodati creato dal Parlamento delle risorse, queste risorse invece devono andare a 50mila persone che a fine anno si troverebbero senza stipendio e senza pensione”, ha spiegato il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli. “Siamo qui per esigere il rispetto della certezza del diritto – ha concluso il segretario confederale della Uil Domenico Proietti – noi chiediamo che i soldi risparmiati dalle misure di salvaguardia precedenti, siano destinati alla settima salvaguardia”.
Il governo intanto ha fatto sapere, attraverso una nota del ministero del Lavoro, che è al lavoro per trovare soluzioni.