Una ricercatrice libica dell’Università di Economia di Palermo, Khadiga Shabbi, è stata fermata dalla Digos con l’accusa di fare propaganda per la Jihad.
La donna avrebbe effettuato propaganda, anche con messaggi su facebook. La condotta che le è stata contestata è quella di istigazione ed apologia di reato con finalità di terrorismo in quanto apparterrebbe come “ soggetto a disposizione” dell’organizzazione” Ansar Al Sharia Lybia”.
La donna aveva anche a cercato di far entrare in Italia un nipote appartenente alle milizie islamiche che è però morto durante un bombardamento su Bengasi prima che il piano fosse messo in atto.
Il gip non ha convalidato le accuse per cui la dottoranda ha solo l’obbligo di dimora e ha motivato la decisione facendo riferimento ad una conversazione della dona con la sorella :
“Nel corso della conversazione – scrive – la Shabbi decantava la dichiarazione di Ayman Al-Zawahiri, leader dell’organizzazione terroristica Al-Qaeda, il quale parlando durante una trasmissione audio, diffusa in rete attraverso siti jihadisti, aveva esortato tutte le organizzazioni terroristiche di matrice islamica a unirsi contro gli Stati Uniti e contro la Russia, accusando apertamente l’operato dello Stato islamico”.