Nelle scorse ore è ufficialmente uscito “Hanglover”, il nuovo e quarto album di Fred De Palma.
Già dal titolo si intuisce la portata della sua ultima fatica discografica: un gioco di parole di quelli che ama particolarmente, e di cui sono infarcite le sue canzoni, in cui si fondono i termini inglesi “hangover”, ovvero il post sbornia, e “lover”.
“Hanglover” segna una nuova direzione musicale per De Palma, che dimostra di aver raggiunto una notevole maturità sia nella scrittura che nell’approccio musicale.
Anticipato da 4 singoli “Non tornare a casa”, “Adiòs”, “Il cielo guarda te” (disco di Platino) e dal nuovo “Ora che” (di cui è appena uscito anche il video), il disco, 18 tracce, segna il ritorno del rapper, a due anni da “Boyfred”, in una chiave “rosa”.
È lui stesso a confermarlo: “Sì, sono nel mio periodo rosa. In realtà, nel frattempo sono uscite anche altre cose, meno ‘love’ e meno profonde. Però mi rendo conto che la risposta del pubblico è sempre più sentita su questi pezzi. Non li faccio per questo motivo, sia chiaro…”.
Un album infarcito d’amore, eppure la parola “amore” non compare mai: “E’ vero perché le canzoni che parlano d’amore vengono considerate “canzoncine”, io volevo trattare l’universo femminile e i sentimenti. Poche canzoni che parlano d’amore raccontano davvero il sentimento. Io volevo trattare questo argomento in un modo particolare. Mi sono ispirato a Drake, che ammiro molto e che a livello internazionale fa ciò che volevo fare io. In questo momento è veramente il rapper numero uno e fa prevalentemente pezzi d’amore parla di donne e relazioni. Ma penso sia proprio questo il motivo per cui con la sua musica è riuscito ad arrivare a tanta gente”.
Un disco, il suo, che pur dando grandissimo spazio all’introspezione, esplora anche i lati più scuri e misteriosi della vita, assieme ad una grande voglia di riscatto che emerge nei testi di tutte le canzoni.
Nel disco non mancano neppure le collaborazioni, con Low Low & Livio Cori, Achille Lauro, Madh, Samuel Heron, Cicco Sanchez e Giulia Jean.