Geoffrey Hinton, uno dei padri fondatori dell’intelligenza artificiale, ha lanciato un monito chiaro ai giovani: preparatevi a un mondo in cui l’intelligenza artificiale automatizzerà molte delle mansioni intellettuali, rendendo alcune professioni tradizionali sempre meno richieste. In un’intervista riportata da Business Insider, Hinton ha consigliato senza mezzi termini: «Se avete dubbi sul futuro, valutate seriamente mestieri pratici come l’idraulico».

Lavori intellettuali sotto attacco: perché l’IA sta cambiando le regole
Secondo Hinton, le professioni basate sulla conoscenza ripetitiva – come quelle nei call center, negli studi legali o in ambito amministrativo – sono tra le prime a essere sostituite dagli algoritmi. Queste attività, spesso svolte da laureati, sono altamente standardizzabili e rappresentano quindi un terreno fertile per l’automazione.
Oggi, con un assistente AI, un solo impiegato può svolgere il lavoro che prima richiedeva un intero team. Il fenomeno è già visibile: molti settori stanno implementando sistemi di intelligenza artificiale generativa o predittiva per aumentare l’efficienza e tagliare i costi di personale【Fonte: MIT Technology Review】.
Lavori manuali: una nuova frontiera di stabilità?
Al contrario di quanto si è pensato negli ultimi decenni, le professioni manuali stanno tornando in auge, proprio per la loro complessità fisica e contestuale che le rende difficili da replicare con macchine. Hinton sottolinea che mestieri come l’idraulico, l’elettricista o il tecnico manutentore continueranno a essere richiesti anche in un’economia dominata dalla tecnologia, almeno finché i robot non saranno in grado di replicare con efficacia la motricità umana.
Inoltre, questi mestieri non solo offrono sicurezza, ma anche un senso tangibile di utilità e realizzazione, elementi spesso trascurati in molte professioni digitali.
Il paradosso del reddito di base e il senso del lavoro
Hinton non è contrario al reddito universale di base, una proposta sempre più discussa per affrontare l’impatto dell’automazione. Tuttavia, avverte: un sostegno economico non sarà sufficiente a colmare il vuoto esistenziale lasciato dalla perdita del lavoro. «Il lavoro non è solo un mezzo di sostentamento, ma anche una forma di identità e scopo», osserva Hinton.
Sanità e cura: i settori con il futuro più solido
Tra i settori più resilienti alla trasformazione digitale ci sono la sanità, l’assistenza alla persona e l’educazione, ambiti in cui l’empatia e la personalizzazione rimangono centrali. Secondo McKinsey & Company, questi comparti vedranno una crescita di domanda, anche grazie all’invecchiamento della popolazione.