Nella Giornata Mondiale dell’Ambiente l’Onu ultimamente si sono estinte o quasi troppe specie animali.
Il 5 giugno viene celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che fu istituita nel 1972.
Da allora, per evitare in termini concreti l’estinzione delle specie o la drastica diminuzione degli individui, non molto è stato fatto.
Per esempio negli ultimi sessanta anni gli orangotango sono diminuiti del 50%, essenzialmente per il massacro sistematico del loto habitat naturale.
Non stanno meglio gli elefanti asiatici, che vengono tutt’oggi cacciati per ricavare avorio dalle loro zanne. E la stessa cosa succede pure in Africa.
E ancora. I gusci delle tartarughe marine sono usati per creare gioielli e bigiotteria varia e inutile per turisti.
Alcuni primati, come lo scimpanzé, il gorilla e lo stesso orangotango, sono spariti quasi completamente da alcuni Paesi africani, tra cui il Gambia e il Burkina Faso.
All’Onu spiegano: “Sebbene siano stati raggiunti risultati positivi, la comunità internazionale deve impegnarsi maggiormente introducendo politiche e leggi più efficaci e severe per combattere il commercio illegale degli animali selvatici. E’ inoltre necessario investire nel controllo e nelle campagne mirate ad aumentare la consapevolezza dei danni che tali traffici illeciti causano alle comunità e all’ambiente”.