Si chiama Google Neural Machine Translation System, GNMT, il nuovo sistema che mette il turbo al traduttore di Google.
Chi si è servito del traduttore di Google per tradurre un testo o semplicemente una frase, si sarà reso conto che riuscire a decifrare il risultato era davvero arduo.
Il servizio di Big G, fino a oggi, non è stato mai molto attendibile. Ma ora Google ha un primato: è uno dei principali fornitori di traduttori a intelligenza artificiale-assistita.
Così da mercoledì 28 settembre ha lanciato GNMT, una tecnologia che ne migliora i risultati in maniera rilevante.
Questo nuovo sistema non traduce le singole parole di una frase bensì la frase intera riuscendo a contestualizzarla.
Un balzo in avanti notevole. La traduzione parola per parola, portava a risultati improponibili.
Quoc Viet Le e Mike Schuster, ricercatori del Google Brain team, spiegano che “Il vantaggio di questo approccio è che richiede molto meno lavoro di struttura informatica, alla base, a differenza del sistema di traduzione precedente”.
Da Mountain View affermano che l’accuratezza delle traduzioni del GNMT è, addirittura, a livello umano.
Ovviamente tali traduzioni eccezionali si possono ottenere solo nelle transizioni tra due lingue “imparentate”, come italiano, francese, inglese e spagnolo.
Google, ha anche annunciato che non vede l’ora di inserire sempre più dati perché questo, grazie a una tecnica di “machine learning”, permetterà al sistema di auto imparare da se stesso.
I ricercatori di Google però avvisano: “GNMT può ancora incorrere in alcuni errori che un traduttore umano non farebbe mai, come saltare parole, tradurre nomi o terminologia oppure frasi isolate senza tener conto del contesto.
Ma siamo al lavoro per migliorarne l’utilizzo”. Questo significa che il sistema è in fase di sperimentazione.
In ogni caso, considerato che c’è una richiesta giornaliera di più di 18 milioni di traduzioni, è bene che Google si prenda tutto il tempo che serve per migliorare al massimo questo servizio di grande utilità.