Gordon Ramsay, nei ristoranti la cocaina è onnipresente

VEB

Gordon Ramsay cocaina nei ristoranti: Un piccolo sporco segreto? Così sembrerebbe affermare il famoso chef, cosa si trova in ogni ristorante? Pasta, pane, pizza, dolci?

Certo, ma a quanto pare ad essere onnipresente è un’altra sostanza, molto poco indicata come ingrediente principale di qualsiasi pietanza.

Secondo quanto afferma Gordon Ramsay, ad essere onnipresente è nientemeno che la cocaina: il noto chef pluristellato scozzese e volto della tv per far conoscere l’entità del fenomeno ha prodotto un documentario dal titolo “Gordon Ramsay on Cocaine” .

Nella ristorazione l’uso della cocaina è molto diffuso: una volta, ad una cena di beneficienza, un cliente mi chiese di spargere cocaina su un soufflé mescolandola allo zucchero a velo”, ha confessato lo chef in un’intervista a Radio Times rilanciata dal Guardian.

Finì che lui decise di «caramellare lo zucchero sul soufflé così che non potessero capire che non avevo aggiunto la droga, quindi me ne andai dalla porta di servizio sul retro, senza neppure salutare», ha spiegato al giornalista.

Quello della droga è il piccolo sporco segreto del nostro mestiere” ha detto ancora Ramsay raccontando che una volta un cliente portò un piatto nei bagni per poterlo usare come piano per sniffare cocaina.

Nelle cucine dei grandi ristoranti è cosa nota che giri molta droga per reggere lo stress di un lavoro dai ritmi impossibili ma mai, finora, qualcuno aveva denunciato che un cliente ne avesse espressamente fatto richiesta.

Ramsay parla della cocaina come del “segreto oscuro dell’industria della ristorazione“, affermando che per girare il documentario ha condotto delle analisi nelle toilette di 31 ristoranti sparsi per il mondo e tutti, eccetto uno, sono risultati ‘positivi’ al drug test.

Gordon Ramsay negli anni ha visto molti clienti abusare di droga ma ha vissuto anche da vicino le conseguenze dell’abuso di queste sostanze. Suo fratello Ronald è dipendente dall’eroina da moltissimi anni, ha vissuto in Portogallo chiedendo l’elemosina e nel 2007 fu condannato a 10 mesi di carcere perché trovato in possesso di eroina.

Inoltre, nel 2003, un suo chef, David Dempsey, morì a causa di un’overdose.

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