Il progetto di un astronave ritrovato in un tempio Maya e ricostruito mille anni dopo

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Il mistero che avvolge l’antica città Maya di Palenque, situata nel cuore del Messico, continua a generare fascino e curiosità.

Il progetto di un astronave ritrovato in un tempio Maya e ricostruito mille anni dopo
Foto@Pixabay

Le piramidi, non solo quella di Palenque, ma le strutture analoghe distribuite in tutto il mondo, da sempre suscitano interesse e interrogativi. Le più note sono indubbiamente quelle egizie e quelle mesoamericane, sebbene ce ne siano anche in altre regioni come la Cina.

La città di Palenque, scoperta nel XIX secolo da John Stephens e Frederick Chatherwood, è stata soprannominata “la città degli extraterrestri” a causa dei singolari reperti archeologici ivi ritrovati, molti dei quali ancora avvolti dal mistero e fonte di numerose teorie.

Uno degli episodi più significativi nella storia delle scoperte relative a Palenque fu quello guidato dall’archeologo Alberto Ruz Lhuillier all’inizio del XX secolo. Ruz Lhuillier riuscì a scendere sotto una lastra di pietra all’interno della piramide, scoprendo un intrico di passaggi che conducevano ad altre stanze, e infine alla tomba del noto sovrano Maya, re Pakal. La copertina della sua tomba presenta un’immagine che ha dato vita a interpretazioni diverse e a teorie a volte contrastanti.

Molti sostengono che l’immagine sulla tomba di Pakal rappresenti un tipo di astronave, un’interpretazione che ha alimentato l’idea che la civiltà Maya potesse avere contatti con entità extraterrestri. Questa teoria è stata ulteriormente rafforzata dalla creazione di modelli tridimensionali basati sul disegno inciso sulla copertina della tomba, tentando di rappresentare l’astronave come avrebbe potuto apparire nella realtà.

Nonostante queste interpretazioni suggestive, il consenso scientifico prevalente respinge l’idea dell’intervento extraterrestre, proponendo invece una lettura più terrena del rilievo. Gli esperti affermano che l’immagine rappresenta una scena di ascensione mitologica, arricchita da una serie di motivi artistici complessi.

Durante il VII secolo, sotto il regno di re Pakal, Palenque raggiunse il suo apice come centro religioso della civiltà Maya. Benché gran parte della città sia ancora sommersa dalla giungla, limitando così le ricerche e gli scavi, il sito rimane aperto ai visitatori, offrendo una finestra affascinante su una delle culture più enigmatiche e innovative dell’antichità.

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