La spinosa questione dell’immigrazione, ormai diventata una questione umanitaria con centinaia di migliaia di migranti che nessuno vuole accogliere, è all’ordine del giorno anche nelle discussioni dell’Unione Europea intera.
Finora tante belle parole e promesse: l’Italia non è sola, serve coesione e collaborazione, ma le frontiere restano chiuse e solamente il nostro paese è costretto ad accollarsi un qualcosa, che diciamocela tutta, è ben più grande di quello che è capace di gestire.
Un passo in avanti, seppure non direttamente in aiuto del nostro paese, viene dai ministri degli Esteri dell’Ue, che hanno dato il “via libera” alla prima fase della missione navale nel Mediterraneo contro i trafficanti di esseri umani che tentato di arrivare in Europa.
Lo comunica Federica Mogherini ricordando che «l’obiettivo sono i trafficanti, non i migranti».
Il quartier generale dell’operazione Eunavfor Med, guidata dall’ammiraglio Enrico Credendino, sarà a Roma, nella sede del Comando operativo interforze.
All’operazione – il cui costo è stimato in 11,82 miliardi di euro solo per la fase iniziale di due mesi e che per ora ha un mandato di un anno – dovrebbero partecipare circa in migliaia di uomini. La prima fase di Eunavfor Med, il cui inizio è previsto «nei prossimi giorni», secondo quanto annunciato dalla Mogherini, prevede sorveglianza e raccolta di informazioni sulle reti criminali, con l’obiettivo – e questo rientra nella seconda e terza fase – di sequestrare e neutralizzare i barconi usati dagli scafisti anche in acque territoriali libiche, oltre che di arrestare i trafficanti.