Il direttore dell’Ufficio meteorologico nazionale della Grecia, Theodoros Kolidas, ha analizzato l’intensa precipitazione che ha avuto luogo in Grecia a partire dal 5 settembre, portando a inondazioni significative in alcune zone del paese.

Ha definito l’evento meteorologico come estremamente raro, affermando che simili piogge torrenziali si verificano una volta ogni 50-100 anni in Grecia.
Durante l’intervista, Kolidas ha richiamato alcuni dati storici, rivelando che la rete televisiva statale ERT aveva registrato un evento simile nel 1986 a Zagora, dove furono registrati 840 millimetri di pioggia. Tuttavia, Kolidas ha sottolineato che le precipitazioni più recenti, concentrate principalmente nella regione della Tessaglia, sono state le più gravi mai misurate dalla moderna stazione meteorologica.
Il direttore ha anche fatto riferimento ad altri eventi meteorologici drammatici del passato, menzionando inondazioni gravi nel 1955 a Volos, che risultarono nella morte di 27 individui, e un’altra pioggia intensa nel 1887. Ha notato che generalmente questi fenomeni meteorologici sono collegati ai cicloni mediterranei, similmente a quello verificatosi nel 2020. Tuttavia, questa volta, il motivo principale è stato un flusso d’aria da est che ha trasportato un’elevata umidità dall’Egeo centrale e settentrionale alla Tessaglia, senza coinvolgere un ciclone mediterraneo.
Questo flusso d’aria ha incontrato le aree montuose del Pilio, trasformandosi in intense precipitazioni che hanno raggiunto i 750 millimetri in alcune aree. Kolidas ha evidenziato che anche le regioni più pianeggianti hanno sperimentato piogge abbondanti, con accumuli fino a 400 millimetri in sole 24 ore, un periodo notevolmente lungo se confrontato con la media delle forti piogge in Grecia, che di solito durano tra le 6 e le 8 ore.
Concludendo, Kolidas ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare l’impatto del cambiamento climatico in questo contesto, pur non potendo affermare con certezza il suo ruolo specifico in questo particolare evento meteorologico.