iPhone compie gli anni, dove ci hanno portato gli smartphone?

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Questa settimana ha segnato il 10 ° anniversario dal lancio ufficiale del più rivoluzionario prodotto, molto probabilmente, della Apple: l’iPhone.

E’ stata una pietra miliare che ha spinto la celebrazione e il ricordo appassionato degli amanti della tecnologia e fan di Apple in tutto il mondo.

Ecco #iPhone che ha cambiato il mondo, per l’uomo che l’ha sognato e le persone in Apple che non hanno mai smesso di cercare il suo futuro”, un tweet di Tim Cook capo della Apple, a fianco una foto del dispositivo originale.

Ma si festeggia l’iPhone partendo per un viaggio nostalgico ed un tuffo nel passato, da Londra il professor André Spicer fa un sunto del decennio inaugurato dagli smartphone con l’avvento di iPhone.

Scrive sul The Guardian, con il titolo di “L’iPhone è il crack della tecnologia. Non festeggiaamo il suo compleanno” facendo, diciamo, un’amara riflessione sul lato oscuro del dispositivo e la prevalenza della dipendenza smartphone nel mondo moderno.

Uno su tre adulti ammette di controllare il loro telefono nel bel mezzo della notte; Il 12 per cento ammette di utilizzare il loro telefono cellulare mentre fa la doccia; e il 9 per cento dice di controllare il proprio smartphone durante il sesso“.

Poi anche l’esperienza personale raccontata proprio da Spicer durante una riunione con i top manager bancari europei dove hanno dovuto in pratica “sequestrare” i loro telefonini.

E ‘stato come guardare i tossicodipendenti di crack che ottengono la loro prima dose della giornata”, ha detto.

L’articolo continuava a sottolineare le insidie, ​​ben documentate, dovute all’utilizzo dello smartphone costante come la sua associazione a problemi di sonno e un aumento del livello di ansia e depressione. Tutto ciò ha portato a chiedersi “ha questo piccolo dispositivo magico fatto più male che bene?”.

Naturalmente, l’iPhone non è responsabile per la dipendenza da smartphone, ma anche Steve Jobs era stanco di quanto tali dispositivi potevano diventare troppo coinvolgenti, dopo tutto è stato il co-fondatore di Apple, che in un’intervista del 2010, quando ha chiesto se i suoi ragazzi hanno apprezzato molto l’iPad, ha detto: “In realtà non permetto l’iPad in casa. Pensiamo che sia troppo pericoloso per loro a tutti gli effetti.

fonte@news.com.au

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