È un momento d’oro per J-Ax: la carriera va a gonfie vele, con il tutto esaurito per tutte le tappe del suo tour col socio Fedez, ma soprattutto è la vita privata che lo ha reso un uomo nuovo, del tutto diverso dallo scapestrato del passato.
A 44 anni il rapper infatti è papà dal febbraio scorso, di Nicolas, nato dall’amore – tenuto sempre riservato – con la modella americana Elaina Coker.
«Da oggi voglio smetterla di cibarmi della negatività», ha raccontato in una recente intervista, «Non è questo l’esempio che voglio dare a mio figlio. D’ora in poi alle pugnalate voglio rispondere con la scudo di un sorriso».
Poi, una citazione: «Come dice Pam Brown, i papà sono uomini normali che l’amore ha trasformato in eroi, avventurieri, narratori di storie…».
Ma oltre all’amore incondizionato per la sua famiglia, sembra che ci potrebbero essere altri cambiamenti nel prossimo futuro, e stavolta legati al sodalizio col suo socio.
Effettivamente, già dai Wind Music Awards, si è notata una mancanza di sintonia tra J-Ax e Fedez, che si sono mostrati molto più ‘freddi’ del solito, ma ora, secondo alcune indiscrezioni, il duo inizia anche ad avere ambizioni diverse, in particolare riguardo al pubblico a cui rivolgersi.
A lanciare la bomba, Il Messaggero: “Chi li conosce bene giura che tra loro non è successo nulla di grave e che vanno d’amore e d’accordo come sempre, anche se per motivi professionali sarebbero sorte le prime incomprensioni. Fedez, che è il più giovane dei due, da un po’ di tempo sente il bisogno di crescere artisticamente e avrebbe iniziato a scrivere testi più impegnati, destinati a un pubblico diverso da quello che lo segue oggi.
A qualcuno avrebbe confidato di essere stanco di cantare canzoni che piacciono ai bambini e ai ragazzini, sulle quali, invece, punta molto JAx, che segue quel pubblico da sempre. Certo è che nessuno ha voglia di rompere un sodalizio musicale che funziona e che fa guadagnare a entrambi milioni di euro (producendo anche altri artisti come Fabio Rovazzi), A meno che Fedez non riesca a convincere il socio a “crescere” con lui. In fondo di Cristina D’Avena ne basta una”.
Sarà vero?