Forse una delle cose più belle della globalizzazione o comunque dell’avere contatti e scambi col resto del mondo è quella di scoprire nuovi piatti e di contaminare la nostra cucina che, anche se estremamente gustosa e ricca, di certo non perse dall’introduzione di prodotti che sono amati e consumati in terre anche molto lontane.
Negli ultimi anni, ad esempio, è entrato nelle nostre cucine anche il Kefir: ma di cosa si tratta?
Il Kefir è una bevanda ricca di fermenti lattici ottenuta dalla fermentazione del latte. Originario del Caucaso, è tuttora molto popolare nell’ex Unione Sovietica.
Questa bevanda si ottiene dalla fermentazione del latte di pecora, di vacca o di capra, molto simile allo yogurt e dalla consistenza liquida. Esistono anche altri tipi di kefir, meno calorici, ottenuti tramite l’impiego di altri liquidi in sostituzione del latte di origine animale, come quello di riso o di soia, o persino la semplice acqua zuccherata.
Grazie alla presenza di ceppi di batteri benefici e lieviti possiede delle preziose proprietà antibiotiche. Più nello specifico contiene probiotici utili all’intestino, ma anche vitamine (soprattutto del gruppo B), minerali (calcio, potassio, magnesio e fosforo) e proteine.
Il kefir, inoltre, è povero di calorie e soprattutto di lattosio e può dunque essere consumato anche dalle persone intolleranti a questo zucchero.
Eccellente per la salute del nostro intestino e del nostro organismo in generale, si è diffuso nel nostro paese per la gradevolezza del suo gusto particolare ma anche perché aiuta il transito intestinale, il sistema immunitario e a combattere infezioni vaginali come la candida.
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