La Danimarca ha deciso di vietare l’uso dei telefoni cellulari nelle scuole e nei centri extrascolastici, accogliendo le raccomandazioni di una commissione governativa. La misura mira a ridurre la dipendenza digitale e migliorare il benessere dei più giovani, suggerendo inoltre che i bambini sotto i 13 anni non dovrebbero possedere smartphone o tablet.

Un Cambiamento Epocale: Niente Cellulari nelle Scuole
Il governo danese ha annunciato una modifica alla legislazione per rendere le folkeskole—le scuole primarie e secondarie—ambienti phone-free. Questo significa che, per legge, gli studenti tra i 7 e i 17 anni non potranno portare i propri dispositivi mobili a scuola.
Questa decisione rappresenta una svolta significativa: in passato, il governo aveva respinto l’idea di una regolamentazione simile. Tuttavia, il crescente dibattito sulla sicurezza digitale ha spinto diversi Paesi europei a introdurre norme più rigide sull’uso dei social media e della tecnologia tra i minori.
Perché la Danimarca Dice No agli Smartphone in Classe?
L’iniziativa è il risultato di un’indagine della Commissione danese per il benessere, istituita nel 2023 dal primo ministro Mette Frederiksen. Il rapporto evidenzia l’impatto negativo della digitalizzazione sulla vita dei giovani e sottolinea la necessità di riequilibrare il tempo trascorso online con attività offline più sane.
Tra le 35 raccomandazioni proposte, una delle principali riguarda proprio il divieto dell’uso degli smartphone nelle scuole e nei centri doposcuola. Il ministro per l’infanzia e l’istruzione, Mattias Tesfaye, ha spiegato:
“La scuola deve tornare a essere un luogo di apprendimento e riflessione, non un’estensione della camera degli adolescenti.”
Le amministrazioni locali avranno la possibilità di applicare alcune eccezioni, specialmente per studenti con bisogni educativi speciali. Tuttavia, l’obiettivo resta chiaro: eliminare i dispositivi mobili dall’ambiente scolastico, sia durante le lezioni che nelle pause.
Dipendenza Digitale: Un Problema per i Giovani Europei
Secondo la ricerca della commissione, il 94% dei ragazzi sotto i 13 anni possiede già un profilo social, nonostante l’età minima richiesta dalla maggior parte delle piattaforme. Inoltre, i giovani tra i 9 e i 14 anni trascorrono in media 3 ore al giorno su TikTok e YouTube.
Questa esposizione precoce aumenta i rischi legati ai social media, tra cui:
- Confronti dannosi e problemi di autostima
- Pressione sociale per essere sempre connessi
- Esposizione a contenuti inappropriati e dipendenza dagli schermi
Per questo motivo, la commissione ha suggerito che le aziende tecnologiche dovrebbero essere obbligate a proteggere i bambini da contenuti nocivi e da design che favoriscono la dipendenza. Inoltre, consiglia ai genitori di evitare di regalare smartphone o tablet ai figli prima dei 13 anni.
Il Modello Europeo: Sempre Più Restrizioni sui Social per i Minori
La Danimarca non è l’unico Paese a prendere provvedimenti. In Francia, dal 2018 è vietato l’uso degli smartphone nei cortili delle scuole primarie e secondarie, e recentemente si sta sperimentando una “pausa digitale” fino ai 15 anni, con l’obbligo di consegnare i telefoni all’ingresso.
Anche la Norvegia ha annunciato nuove restrizioni, introducendo un’età minima di 15 anni per l’uso dei social media, per proteggere i più giovani dalle strategie delle aziende tecnologiche, accusate di sfruttare meccanismi psicologici per aumentare il tempo trascorso online.
Conclusione
Il divieto danese sui cellulari nelle scuole segna un importante passo avanti nella tutela del benessere giovanile. Con sempre più Paesi europei che introducono normative restrittive, il dibattito sull’equilibrio tra vita digitale e reale è destinato a crescere. Riuscirà questa misura a ridurre la dipendenza da smartphone e migliorare la qualità dell’apprendimento? Il tempo darà la risposta.