La tempesta solare di maggio è stata talmente intensa da farsi sentire fino in fondo all’oceano.
L’attività solare aumentata di quel mese ha generato non solo spettacolari aurore, ma anche inaspettati disturbi nel campo magnetico terrestre, rilevati dagli strumenti canadesi nelle profondità marine.
Gli osservatori subacquei di Ocean Networks Canada (ONC) hanno registrato anomalie significative che raggiungevano il fondale oceanico a una profondità di 2,7 chilometri.
Un’altra tempesta solare ha provocato incredibili spettacoli luminosi nel cielo e ha causato distorsioni nella magnetosfera terrestre. Gli esperti dell’ONC hanno osservato che questi cambiamenti erano così marcati da poter essere misurati fino a 25 metri sott’acqua.
“Questi dati ci forniscono un’opportunità unica per comprendere meglio l’estensione e l’intensità delle tempeste solari“, ha dichiarato Keith Moran, presidente dell’ONC.
Le aurore, sebbene appaiano come fenomeni puramente cosmici, hanno impatti significativi anche sulla Terra. Le tempeste geomagnetiche possono disturbare le comunicazioni satellitari e influenzare le reti elettriche e i sistemi di navigazione.
“Abbiamo osservato che le deviazioni maggiori della bussola coincidevano con le aurore più attive e colorate“, ha detto Alex Slonimer, scienziato dei dati dell’ONC.
Il professore di fisica Justin Albert dell’Università di Victoria ha sottolineato che i prossimi due anni rappresenteranno il culmine del ciclo solare di 11 anni. Sebbene la variabilità solare renda difficile prevedere con precisione gli eventi, l’iniziativa dell’ONC potrebbe fornire dati preziosi per capire meglio l’impatto dell’attività solare sul magnetismo terrestre.
Oltre all’interesse scientifico, è fondamentale considerare le possibili conseguenze ambientali di questi eventi solari. Non è ancora chiaro come tali cambiamenti possano influenzare la vita marina.
