Valeria Soresin, la ragazza ammazzata a Parigi dai criminali dell’Isis, aveva realizzato uno studio sul lavoro delle donne.
La ragazza, lo ricordiamo, è stata barbaramente uccisa nel massacro di Bataclan.
Valeria era scomparsa per un paio di giorni e il suo nome non risultava ufficialmente nelle liste dei deceduti. Inutilmente è stata cercata, fino a quando è giunta la terribile notizia.
Valeria non era nella lista dei deceduti per la semplice ragione che non aveva più con sé i documenti.
Ma Valeria era una studentessa impegnata a tutto tondo, anche in importanti attività umanitarie, ad esempio svolte a favore di Emergency.
Tutti ricordano Valeria Soresin con grande affetto, come una ragazza aperta, solare.
Un paio di anni fa pubblicò questo articolo sul lavoro femminile, dal titolo spumeggiante, un po’ come il suo carattere: Allez les filles, au travail! Avanti ragazze, al lavoro!
L’articolo parla dei tassi di occupazione femminile in Europa, con particolare riferimento alla Francia e all’Italia.
Uno studio comparativo, analitico e accurato, delle differenze fra il nostro Paese e quello transalpino, dove erano messi in evidenza le differenze sociali, le età in relazione alle occupate, i contesti familiari nei quali le donne operano. Grazie anche per questo, Valeria.