Meningite, bambina di 6 anni non vaccinata morta in 4 ore

VEB

Questa è una di quelle storie che non si vorrebbe mai raccontare: una bimba è morta in sole 4 ore, portata via da una meningite fulminante.

I casi della vita? Non è detto: la piccola infatti non era stata vaccinata contro il temibile virus che pure sta mietendo numerose vittime tra i più giovani e tra le persone con un sistema immunitario più debole, e quindi meno pronto e capace di debellare le infezioni.

La piccola Giulia è morta a 6 anni, dopo aver contratto la meningite di tipo C: a raccontare la sua storia è il papà che parla ai microfoni di Stasera Italia.

L’uomo racconta di aver dovuto rimandare un appuntamento perché la figlia aveva la febbre, una cosa piuttosto comune quando si hanno bambini piccoli.

«Abbiamo giocato al parco come tutti i giorni, la mattina si è svegliata con un po’ di febbre», racconta.

Poi nel pomeriggio Giulia si è svegliata ma aveva qualcosa che non convinceva i suoi genitori: «Mal di testa, le facevano male le gambe, siamo corsi in ospedale e in quattro ore ce l’ha portata via».

Come abbiamo detto, la bambina non era stata vaccinata, ed anche se non è detto che la somministrazione le avrebbe salvato la vita, il dubbio ora attanaglia l’uomo, straziato per la morte della figlia ed anche dai sensi di colpa.

Il dubbio infatti che quel vaccino non fatto potesse salvarle la vita gli risuona nella testa: “Magari avrebbe avuto delle conseguenze, come dicono i medici: il vaccino non garantisce ma avrebbe aiutato”.

Ora l’uomo nulla può fare per tornare indietro e cercare di salvare la vita a sua figlia, ma ha deciso di far sentire la sua voce  «Per far sì che di bare bianche per queste cose non ce ne siano più, che un genitore non debba vivere guardando le fotografie di una bambina che rimarrà per sempre di sei anni».

Ed è indubbio che la mente di tutti gli italiani vada direttamente alle parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che una manciata di ore fa si è espresso, senza troppa cognizione di causa, contro l’obbligo dei vaccini, introdotto lo scorso settembre per essere ammessi a frequentare la scuola.

Nello specifico, in diretta con l’emittente toscana Radio Studio54, ha detto: “Dieci vaccini obbligatori sono inutili e talvolta dannosi”.

“Garantisco l’impegno preso – ha aggiunto – di permettere che tutti i bimbi possano andare a scuola, possano entrare in classe. Al governo siamo in due, c’è un’alleanza e bisogna ragionare con gli alleati. Ho già iniziato a ragionare col ministero della Salute Grillo, ma di certo questi bambini non devono essere espulsi”.

Per il ministro dell’Interno quindi la priorità non è la copertura vaccinale che permette la difesa delle persone più deboli della società (i neonati e i bambini e gli adulti che per gravi malattie non possono vaccinarsi).

Naturalmente, come vi abbiamo già raccontato, non sono mancate le reazioni alle parole del ministro, prime tra tutte quelle dello stesso ministro della Salute Giulia Grillo.

“Voglio ribadire ancora una volta, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione”, ha dichiarato la ministra. “Tutte le polemiche sono solo strumentali e finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare”, ha aggiunto.

Anche il padre straziato della bimba di sei anni portata via dalla meningite ha quindi voluto fare il suo appello, in lacrime, al ministro Salvini: “Non deve decidere il genitore, i vaccini devono essere obbligatori”.

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