Motta, la pubblicità dei Buondì ha sollevato un polverone

VEB

Onestamente a noi non pare oscena, ne troppo diversa dalle tantissime altre che ogni giorno ci vengono propinate, ad ogni ora del giorno e della notte, in televisione e sulla rete, ma si sa, la sensibilità italiana è tutta particolare, e non è certo la prima volta che si sollevano questioni e polveroni difficili da prevedere.

Stavolta a finire nell’occhio del ciclone è stata la storica impresa Motta che, cercando di realizzare uno spot pubblicitario per una sua merenda per la colazione, è riuscita a scuotere la coscienza nazional popolare, che si è mostrata al contrario fredda dinanzi a tematiche francamente molto più scottanti e pregnanti, che in questo difficilissimo momento storico certo non mancano.

Lo spot della discordia mostra un tavolo imbandito in giardino, una bambina sorridente che chiede una colazione adatta alla sua età e la madre che viene colpita da un asteroide dopo una battuta infelice.

Attenzione: niente scene raccapriccianti, da film horror, eppure sono stati migliaia gli utenti che si sono scagliati contro la pubblicità, pubblicata da Motta anche sulla propria pagina Facebook, del celebre cornetto Buondì.

“Buondí a tutti…adoro questa merenda ma questa pubblicità non mi è piaciuta affatto considerato il periodo che stiamo passando….far esplodere una mamma? Questo é un mio parere ovviamente”, scrive un’utente. E c’è chi è ancora più duro: “Pubblicità orribile”, scrive un’altra ragazza.

“Quando avete pensato allo spot non vi è venuto in mente che una bambina che ha perso tragicamente la madre potrebbe sentirsi male di fronte a queste immagini?”. Dal tono meno perentorio Andrea, che strizzando l’occhio con un emoji domanda: “Avete pure pagato qualcuno per realizzarla?”.

Quando Monica scrive: “È una pubblicità terribile! Non ho mai visto una pubblicità così fuori luogo!”, Buondì Motta risponde: “Effettivamente viene direttamente dallo spazio!”. E in altri commenti precisa: “Si tratta di uno spot ironico”.

Lo spot ha attirato l’attenzione persino dell’Aiart, l’associazione cattolica dei telespettatori, che tramite il suo presidente Massimiliano Padula lo critica aspramente.

“Ho visto per la prima volta lo spot insieme a mio figlio di cinque anni che immediatamente ha esclamato: ‘La mamma è morta!'”, racconta Padula, il quale segnala le proteste degli associati per “il cattivo gusto dei pubblicitari nel raccontare un momento importante di relazione familiare come quello tra madre e figlia”, con immagini che finiscono con lo “stravolgere l’immaginario identitario legato al Buondì, da sempre associato alla prima colazione dei più piccoli”.

“Come Associazione che tutela e forma all’interpretazione consapevole dei contenuti mediali – conclude Padula – non ci limiteremo all’esclusiva segnalazione mediatica ma faremo una comunicazione all’Istituto di auto-disciplina pubblicitaria, all’Agcom e alla stessa Rai affinché valutino seriamente se contenuti del genere possano essere trasmessi in qualunque orario del giorno”.

I responsabili della comunicazione dell’azienda hanno diffuso le immagini del backstage dello spot e hanno cercato di rispondere ad ogni utente, difendendo la propria campagna pubblicitaria, ma con ben pochi risultati.

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