Mentre in Italia si discute ancora sul riconoscimento dei diritti civili alle coppie omosessuali, e ci si scandalizza nemmeno fossimo nel medioevo, all’idea, ormai accettata nel resto del mondo occidentale, di affidare dei bambini a queste coppie, moltissimi italiani omosessuali si rivolgono all’estero per assecondare il loro desiderio di maternità, o di paternità, come nel nostro caso.
Nichi Vendola, noto esponente politico italiano, ed ex governatore della regione Puglia, mentre i suoi colleghi litigano in Parlamento per cercare di approvare, attraverso tagli e modifiche, il decreto Cirinnà, è diventato papà, all’estero, attraverso la pratica dell’utero in affitto.
E’ il giornalista Giacomo Amadori sul quotidiano Libero a scrivere della nascita del bambino, che Vendola ha scelto di avere assieme al suo compagno, l’italo canadese Eddy Testa, padre genetico del bambino: la madre genetica sarebbe californiana mentre l’utero (“in affitto”) dovrebbe essere di “una donna di origine indonesiana residente negli Stati Uniti”.
L’ex governatore della regione Puglia vedrà riconosciuta la paternità in Canada (Paese del partner), non in Italia. “A meno di un (probabile) intervento di un giudice”, specifica Libero.