Non si segnalano più casi di normale influenza

VEB

E’ un trend presente in tutta l’unione europea, sono tantissimi i Paesi nei quali vengono segnalati pochissimi casi della normale influenza stagionale.

Nei Paesi Bassi ad esempio nessun caso ufficiale di influenza è stato registrato presso il RIVM quest’inverno. Le misure contro il coronavirus sembrano tenere a bada l’influenza.

Non si segnalano casi di normale influenza

La scorsa settimana, 7 persone su 100.000 hanno visitato il proprio medico di famiglia con sintomi influenzali. La percentuale è ben al di sotto del limite di 60 statisticamente legato ad un’epidemia di influenza.

Mentre in altri anni questo periodo è stato proprio il momento in cui il numero dei contagi è aumentato, quest’anno il numero è in costante diminuzione.

Dei dieci soggetti esaminati la scorsa settimana, due avevano il rinovirus. È stato riscontrato che un paziente aveva il coronavirus, ma su dieci nessuno aveva monitorato una delle cinque normali varianti influenzali.

Anche nelle settimane precedenti, nessun caso ufficiale di influenza è stato identificato nel campione, che si tiene in circa 40 studi medici.

RIVM avverte che le cifre potrebbero essere distorte dalla pandemia. Molti medici di base hanno cambiato la loro tipologia di lavoro a causa del coronavirus. Inoltre, la maggior parte delle persone con sintomi simil-influenzali non viene testata dal medico di famiglia, ma in una strada di prova GGD.

Un portavoce dell’istituto di conoscenza Nivel afferma che le misure del coronavirus hanno fermato l’influenza. “Non seguiamo il virus dell’influenza così come il coronavirus, ma tutto indica che la circolazione dell’influenza si è fermata. Non lo troviamo nei campioni dei medici di base e il virus non si trova nemmeno negli ospedali“.

Secondo gli esperti, anche la grande interruzione del traffico aereo internazionale ha rallentato la diffusione del virus. Inoltre più persone hanno ricevuto un vaccino antinfluenzale quest’anno. C’è da dire poi che il lavaggio frequente delle mani e la distanza rendono il virus più difficile da diffondere.

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