Domani, sabato 20 maggio, l’Associazione Europea per lo studio dell’Obesità EASO ha deciso di lanciare una giornata europea dedicata a questa emergenza, supportata dall’hashtag #EOD2017: nel mondo infatti gli adulti in sovrappeso sono oggi 1,9 miliardi e di questi circa 600 milioni sono obesi.
Rispetto agli anni ’80 la prevalenza è triplicata e si stima che, se obesità e sovrappeso continueranno ad aumentare a una velocità così allarmante, nel 2030 ne soffriranno più della metà dei cittadini europei.
Il dato allarmante, per quanto riguarda la popolazione italiana, è la percezione che ognuno ha di se stesso e della propria forma fisica.
Un’indagine condotta proprio da EASO ha evidenziato come tra la popolazione italiana vi sia un’errata percezione sulla natura, le cause e le cure per contrastare l’obesità.
In termini di percezione, infatti, il 50% degli italiani ritiene che il proprio peso sia normale, mentre il 42% pensa di essere in sovrappeso. Circa il 10% di coloro che si descrivono in salute, è in realtà in sovrappeso; mentre il 18% di coloro che si descrivono in sovrappeso, risulta essere obeso.
Una situazione pericolosa. Infatti, l’obesità causa l’80% dei casi di diabete di tipo 2 e in generale è causa o influisce su oltre trenta diverse condizioni, coronaropatie e ictus, sindrome metabolica, determinati tipi di tumore, apnee nel sonno, osteoartrite, fegato, infertilità e complicazioni della gravidanza, solo per citarne alcune.
Secondo una ricerca presentata all’European Congress on Obesity (Eco), poi, gli obesi ‘metabolicamente sani’ sono più a rischio di eventi cardiovascolari come ictus e insufficienza cardiaca rispetto ai normopeso.
“Per obesi metabolicamente sani – spiegano gli esperti – si intendono persone clinicamente obese per termini di indice di massa corporea (Bmi) ma senza complicanze metaboliche come cattivo controllo glicemico, iperlipidemia, diabete e ipertensione, solitamente associate all’eccesso di peso”.
“La novità di questo studio è che mostra che chi è in sovrappeso o obeso è più a rischio di malattie cardiache, anche se sembra sano su tutti gli altri fronti. Il solo essere sovrappeso aumenta cioè i rischi di avere un infarto o un ictus”, spiega alla Bbc Mike Knapton, della British Heart Foundation.
“Fat but Fit”, così usano dire gli inglesi per indicare le persone obese che tuttavia non mostrano i segni iniziali di malattie cardiache, diabete o colesterolo alto, è quindi un falso mito da sfatare.
I ricercatori spiegano che l’idea che possa esistere un’obesità ‘sana’ è sbagliatissima e per questo bisognerebbe promuovere la perdita di peso nei pazienti obesi: importante dunque svolgere una vita sana e consapevole dei rischi che si corrono in caso di obesità.