Papilloma Virus, l’importanza di vaccinarsi contro il virus

VEB

L’Hpv (Human Papilloma Virus) è un virus che fa parte del gruppo dei papillomavirus. Il papilloma virus umano è piuttosto diffuso e la maggior parte delle donne lo prende almeno una volta nella vita.

Nella maggior parte dei casi, le infezioni da HPV decorrono in maniera del tutto asintomatica, quindi senza provocare sintomi di alcuna natura: straordinaria è la capacità dell’organismo di debellare il virus prima che possa provocare danni importanti, anche se purtroppo, in alcune circostanze, tale capacità viene meno ed il sistema immunitario, pur riuscendo ad arginare e a contenere l’infezione, non riesce a sconfiggere l’HPV, che provoca così sintomi e disturbi anche piuttosto gravi.

Attualmente sono stati identificati oltre 120 sierotipi di HPV, ognuno con caratteristiche biologiche e patologiche peculiari; alcuni HPV sono pressoché innocui per l’organismo e non provocano disturbi o sintomi particolari. Circa 40 tipi infettano le mucose genitali e, tra questi, circa 15 (16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 66, 68…) sono definiti ad alto rischio oncogeno.

I più pericolosi sono quelli implicati nell’insorgenza delle neoplasie al collo dell’utero (note anche come cancro intraepiteliale della cervice uterina): i ceppi maggiormente a rischio sono identificati dai numeri 16 (HPV 16) e 18 (HPV 18), responsabili da soli del 70% delle neoplasie della cervice uterina.

L’elevata frequenza di contagio è segno che l’infezione da HPV è una condizione molto comune, mentre il carcinoma del collo dell’utero rappresenta un evento relativamente più raro, su cui tuttavia è importante non abbassare la guardia (il tumore al collo dell’utero è il quarto più frequente nel sesso femminile); nella donna un utilissimo strumento di screening è rappresentato da anni dal PAP-test, ormai progressivamente sostituito dall’HPV-test.

Papilloma Virus, l’importanza di vaccinarsi contro il virus

Papilloma Virus importanza di vaccinarsi contro il virus

Alcuni HPV sono implicati nell’insorgenza di verruche genitali o condilomi acuminati: i ceppi maggiormente a rischio sono identificati dai numeri 6 (HPV 6) ed 11 (HPV 11), responsabili della quasi totalità dei casi.

Il papilloma virus si trasmette per lo più tramite rapporti sessuali completi. É stata teorizzata la possibilità che il contagio avvenga anche tramite lo scambio di biancheria intima infetta e nel momento del parto, ma ad oggi non ci sono dati a supporto.

Come per la maggior parte dei virus, anche in questo caso il vaccino è di fondamentale importanza.

Ogni venti secondi, nel mondo, un bambino muore per malattie per cui esiste un vaccino. E in Italia ogni anno, oltre 6mila uomini e donne vengono colpiti da un tumore provocato dal Papillomavirus. Se ami tuo figlio, lo vaccini”: questo il messaggio che la grande tennista Flavia Pennetta lancia nello spot dell’AIOM, la Società Scientifica degli oncologi medici italiani, e che fa parte di una nuova campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione per prevenire gravi malattie tra cui appunto i tumori da Papillomavirus umano.

Dobbiamo promuovere una maggiore cultura: più dell’8% di tutte le forme di cancro è riconducibile a virus e altri patogeni tra cui l’HPV – afferma il dott. Giordano Beretta, Presidente Eletto AIOM -. Si calcola che tre donne sessualmente attive su quattro contraggano il virus nel corso della vita. In Italia, la vaccinazione anti-Papillomavirus è gratuita per le 11enni fin dal 2007. Non solo le donne contraggono l’infezione: numerose patologie e tumori si registrano anche nell’uomo. Per questo, dal 2017 la vaccinazione anti HPV è offerta indistintamente a ragazze e ragazzi. Tuttavia, i dati rivelano livelli di adesione alla vaccinazione ancora lontani dall’obiettivo del 95% prefissato dal Ministero della Salute. Appena il 56% delle giovani nate nel 2003, il 72% delle nate nel 2000 e il 70% delle nate nel 1997 si sono regolarmente vaccinate. Stiamo dunque assistendo ad una preoccupante sottovalutazione di un’arma di prevenzione che invece potrebbe risparmiare ogni anno la sofferenza legata alla diagnosi di migliaia di tumori e altre patologie. In Italia il cancro alla cervice uterina, per esempio, viene diagnosticato ogni anno a circa 2.300 donne; oltre un migliaio sono i casi di tumore del distretto testa-collo, 300 le neoplasie alla vulva, 250 quelle del pene, oltre 260 quelle dell’ano, e più di 150 quelle della vagina. Con questa iniziativa vogliamo far capire agli italiani quanto sia importante avere a disposizione un’arma come il vaccino anti-Papillomavirus. Anche la vaccinazione contro l’epatite B riveste un ruolo importante nel prevenire l’insorgenza dell’epatocarcinoma, circa 13.000 casi nel 2017, con oltre 9.000 decessi. Vaccinarsi, contro le patologie per cui sia disponibile un vaccino, dovrebbe essere considerato uno stile di vita sano e anticancro esattamente come non fumare, limitare il consumo di alcol, mangiare tutti i giorni frutta o verdura o praticare regolarmente attività fisica. AIOM si sente quindi in dovere di promuovere la cultura delle vaccinazioni come tutela della salute pubblica e del benessere individuale”.

Il video, dopo essere stato diffuso in oltre 600 sale cinematografiche, sbarcherà ora anche in TV e sui canali social, grazie ad un contributo non condizionante di MSD Italia. È inoltre visibile sul sito www.aiom.it e l’iniziativa viene presentata oggi all’Auditorium del Ministero della Salute.

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