Pillola anticoncezionale, fa veramente male come si vuol far credere?

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La pillola anticoncezionale, o pillola contraccettiva, è un prodotto farmacologico a somministrazione orale, impiegato da moltissime donne che desiderano prevenire il concepimento.

Preparato medicinale a contenuto ormonale, la pillola anticoncezionale è una soluzione contraccettiva reversibile (quindi, la sua interruzione porta al ripristino delle capacità di concepimento).

La pillola anticoncezionale combinata inibisce la secrezione delle gonadotropine FSH (ormone follicolo-stimolante) ed LH (ormone luteinizzante), le quali sono fondamentali per il processo di ovulazione; pertanto, la pillola combinata blocca l’ovulazione.

Secondo alcune indagini statistiche, in tutto il Mondo ricorrerebbero all’assunzione della pillola anticoncezionale più di 100 milioni di donne.
Nel 2012, in un Paese come gli Stati Uniti, la pillola anticoncezionale era in uso nel 16% delle donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni, risultando il metodo contraccettivo più in voga nella popolazione femminile appartenente alla suddetta fascia di età.

La pillola anticoncezionale però non è affatto innocua: gli effetti collaterali non sono pochi e provoca danni per la salute di chi ne fa uso.

Uno studio effettuato in Danimarca – e del quale ci informa un articolo di nytimes.com – presenta infatti dati che avvalorano la tesi secondo cui le donne che assumono la pillola anticoncezionale sono maggiormente a rischio di cancro al seno.

Pillola anticoncezionale, fa veramente male come si vuol far credere

Pillola anticoncezionale fa veramente male come si vuol far credere

Alla luce delle ricerche della Novo Nordisk Foundation, pare che per ogni 100.000 donne che fanno ricorso alla pillola per il controllo delle nascite, vi siano 68 casi di cancro al seno ogni anno, rispetto ai 55 all’anno tra chi non ne fa uso.

Addirittura sembra che l’aumento del rischio non si limita solo alle donne che usano pillole contraccettive orali, ma anche a quelle che usano dispositivi intrauterini impiantati, o I.U.D., spirali, a base di progestinico, un inibitore dell’ovulazione (20% in più rispetto a chi non li utilizza).

Ma c’è di più: un nuovo studio allarmante condotto dagli stessi ricercatori ha scoperto che le donne che usano mezzi di contraccezione artificiali (pillola, spirale…) potrebbero avere un elevato rischio di suicidio.

Nello specifico, su quasi mezzo milione di donne studiate per più di otto anni, quelle che usavano (o avevano usato di recente in modo discontinuo) i mezzi anticoncezionali avevano il triplo delle possibilità di suicidarsi rispetto a quelle che non li usavano o non li avevano mai usati.

Alcune donne, da come si legge sui social, hanno addirittura interrotto subito l’assunzione del farmaco ormonale appena appresa la novità.

Ma la polemica è scemata rapidamente così come era montata, ed in molti hanno cominciato a farsi delle domande: la pillola anticoncezionale è veramente da sconsigliare?

Madamoizelle.com ha interpellato Danielle Gaudry, un’autorevole ginecologa specializzata in pianificazione familiare, che ha riletto l’articolo del Journal con l’autrice punto per punto.

In sintesi, la specialista fa notare che mettendo sulla bilancia i pro e i contro, questo lieve rischio di tumore al seno si compensa abbondantemente con altri benefici della pillola.

L’uso della pillola, infatti, riduce il rischio del tumore alle ovaie e all’endometrio. La conclusione di Madamoizelle.com è drastica: la pillola è un farmaco e tutti i farmaci hanno un effetto collaterale. Nessuno escluso.

Nella confezione è presente un bugiardino come per tutti i farmaci, dove è chiaramente riportata la lista delle controindicazioni e del tipo di pazienti che non possono assumerla, tra cui le diabetiche, quelle con precedenti personali o familiari di trombosi, flebiti, tendenza familiare all’ictus, ipertensione e, sì, anche casi personali o familiari di tumore al seno.

I risultati dello studio danese sono certamente preziosi ma è bene quindi non fare allarmismi gratuiti.

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