La psoriasi fastidiosa, importante la diagnosi per curarla

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La psoriasi è una malattia cronica legata all’infiammazione della pelle, un problema che colpisce anche psicologicamente il paziente, visto che molto spesso porta ad inestetismi che molto fastidiosi, la psoriasi infatti spesso si manifesta anche sul volto mettendo in imbarazzo e, appunto, a disagio chi ne subisce le fastidiose infiammazioni, ma bisogna chiarire che la psoriasi non è infettiva né contagiosa, solitamente di carattere cronico e recidivante.

La psoriasi è una patologia di comune riscontro, senza particolari correlazioni con sesso od età; sembra tuttavia essere correlata ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, tra cui l’ictus e l’infarto del miocardio, e trattare l’iperlipidemia dei pazienti (gli alti livelli di lipidi nel sangue) può portare a un miglioramento.

La malattia, come detto, può insorgere a qualsiasi età, ma solitamente compare per la prima volta tra i 20 e i 30 anni, mentre è rara nei bambini; un secondo picco di incidenza si registra nella fascia di età tra i 50 e i 60 anni. In genere, una comparsa precoce della psoriasi (prima dei 15 anni) si associa ad una forma più grave.

Nella sua patogenesi intervengono fattori autoimmunitari, genetici e ambientali. Si riconoscono più forme di psoriasi: la psoriasi pustolosa e forme non pustolose tra cui la psoriasi a placche (circa l’80% delle forme di psoriasi), guttata, inversa ed eritrodermica.

La malattia ha un andamento cronico recidivante, ovvero è soggetta ad attenuazione, regressione e ricomparsa dei sintomi.

Psoriasi delle unghie importante diagnosticarla per curarla

Psoriasi delle unghie importante diagnosticarla per curarla

Generalmente, la psoriasi si presenta sotto forma di chiazze e placche rosse, ricoperte da squame biancastre, localizzate soprattutto nelle ginocchia, nella regione sacrale, nei gomiti, nelle mani, nei piedi e nel cuoio capelluto.

Ma non bisogna sottovalutare una forma più rara ma non meno insidiosa: la psoriasi ungueale.

Elena Campione del Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Tor Vergata di Roma, assieme al collega Luca Bianchi, ha appena pubblicato un’indagine in cui si fa il punto su diagnosi e terapia della psoriasi delle unghie, sottolineando l’influenza enorme dello stato di salute delle unghie sul benessere percepito dai pazienti ma anche come la comparsa della psoriasi ungueale sia una “bandierina rossa” indicativa di una malattia che si sta avviando a essere più seria.

La diagnosi della psoriasi ungueale dev’essere effettuata in maniera molto accurata, in modo tale da poter garantire ai pazienti che ne sono affetti il trattamento che meglio si addice al singolo caso.

Per la psoriasi alle unghie vale quello che si sa per la psoriasi in generale; le cause, dunque, non sono state individuate. Secondo gli esperti lo sviluppo della malattia sarebbe favorito da fattori come traumi fisici, obesità, stress e abuso di alcol.
Tralasciando che troppo spesso  la psoriasi delle unghie viene scambiata per un’onicomicosi, una volta diagnosticata la psoriasi ungueale, il medico può valutarne la gravità attraverso l’utilizzo di un apposito indice, definito NAPSI (dall’inglese “Nail Psoriasis Severity Index”). Attraverso il suddetto indice, il medico valuterà la gravità di diverse manifestazioni cliniche della psoriasi ungueale, assegnando loro un valore numerico in funzione della severità con cui si presentano.

Secondo i dati riferiti dai ricercatori, la psoriasi ungueale riguarda dal 15 al 79 per cento dei pazienti. «Tuttavia si stima che il 90 per cento di chi soffre di psoriasi la sviluppi prima o poi nel corso della vita – dice Campione -. In parte dipende dalle stesse terapie anti-psoriasi, che sono immunosoppressive: la riduzione dell’attività del sistema immunitario porta a sviluppare infezioni fungine sulle unghie e queste a loro volta sono il fattore scatenante di una psoriasi locale. Un circolo vizioso che deve essere interrotto al più presto con le opportune terapie: quando in un paziente con psoriasi si sospetta un’onicomicosi, ovvero l’infezione da parte di un fungo, bisogna fare un test per accertarsene. Basta prendere un pezzetto dell’unghia e metterlo in coltura per avere la certezza: il test è molto semplice ed è utile anche quando una psoriasi ungueale non guarisce, proprio perché si potrebbe essere sovrapposta un’infezione».

Quando si deve curare una forma lieve di psoriasi alle unghie, si ricorre generalmente a medicinali contenenti principi attivi come i retinoidi, l’urea, la vitamina D e l’acido salicilico. Le forme più gravi, invece, vanno affrontate con farmaci immunosoppressori e biologici.

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