Nel riciclo delle batterie, l’Italia ha raggiunto un livello di eccellenza.
Normalmente noi Italiani non siamo eccelsi in termini di tutela dell’ambiente, di ecologia, di salvaguardia del patrimonio naturalistico e così via.
Ma stavolta la notizia è buona e recuperiamo terreno. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Il Cobat, vale a dire il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, ha fornito i dati sulle attività del 2015.
Si tratta del rapporto che riguarda la gestione dei rifiuti a carattere tecnologico. Queste sono le parole del Presidente di Cobat, Giancarlo Morandi:
“Nel 2015 il rapporto Cobat ha testimoniato l’attività in tutti i campi in cui abbiamo deciso di agire: da quello tradizionale degli accumulatori elettrici a quello, che ormai seguiamo per primo, dei pannelli fotovoltaici, fino a tutto il mondo variegato delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti Raee”.
“Devo dire che i numeri ci danno la conferma che siamo il più grande consorzio in termini di volumi raccolti e riavviati a riciclo, e d’altra parte questa è stata sempre la nostra storia, abbiamo fatto raggiungere all’Italia l’eccellenza nella raccolta delle batterie al piombo esauste e oggi, anche negli altri materiali, stiamo perseguendo l’eccellenza”.
Un settore che funziona, quindi, quello del riciclo. Tanto di cappello al Cobat.