Solo pochi giorni fa i festeggiamenti per gli 80 anni di una star del cinema, Robert Redford una vera e propria icona di Hollywood.
Non molti sanno però che l’attore in passato ha vissuto delle vere e proprie tragedie, un passato che pochi conoscono e che ha segnato la vita di Robert Redford.
Dietro uno dei sorrisi più affascinanti di Hollywood, si celano tanti dolori, così come ha cercato di spiegare anche Michael Callan, noto biografo dell’attore che ha vissuto in simbiosi con lui per almeno 14 anni.
In gioventù oltre ad essere espulso dal college per il vizio di bere, nel 1957 si unì a Lola Van Wagenen dalla quale ebbe un figlio nel 1959 Scott.
Era un giorno come tutti gli altri, l’attore baciò il figlioletto di sole 10 settimane per andare a lavoro al suo ritorno Scott era morto per la sindrome della morte in culla.
Il dolore non lasciò Redford, il suo secondo figlio, qualche anno dopo, Jamie, nato prematuro sviluppò una colite ulcerosa e dopo il primo trapianto di colon fallito, la famiglia si mise alla ricerca di un organo compatibile.
Tante e ancora tante le tragedie che hanno accompagnato la vita di Robert Redford, rivelando che dietro quel sorriso c’era in realtà una vita segnata da eventi della vita che lo hanno messo a dura prova, oggi infatti l’attore confessa: “Non mi piace festeggiare, preferisco tirare avanti e basta“.
Avete dimenticato che quando aveva 17 anni, sua madre Marta morì prematuramente e questo triste evento fu la causa di una gioventù turbolenta, che terminò con l’incontro con Lola, la prima moglie dalla quale ebbe 4 figli e lo coinvolse nelle sue lotte ambientaliste, che in seguito sono seguite parallele alla carriera di attore e cineasta con grande impegno civile e umanitario, fondando il Redford Center e il Sundance Festival dando spazio ai giovani autori indipendenti.