Ognuno di noi ha un proprio genere letterario preferito: c’è chi ama la letteratura sudamericana ed i suoi meravigliosi mondi immaginari, chi l’horror e le sue creature che incutono terrore, chi la letteratura adolescenziale, coi fremiti dei primi amori, e potremmo andare avanti potenzialmente all’infinito.
Ma c’è un genere che per parecchio tempo è stato sottovalutato, ed invece recentemente è stato riscoperto e ha un grande seguito di pubblico e fans.
Parliamo del genere “regency”, che altro non è che un sottogenere del genere rosa storico.
- Il genere ibrido tra romance e fantasy, diffuso su piattaforme come BookTok
- E voi li amate i romanzi distopici?
- Nel 1981 in un romanzo era descritto il coronavirus
Questi romanzi vengono definiti così perché sono ambientati durante il ‘periodo della Reggenza’, cioè quel decennio della storia inglese che va dal 1811 al 1820, in cui re Giorgio III , gravemente malato, fu sostituito al governo del paese dal figlio, il futuro Giorgio IV, che assunse appunto il ruolo di ‘Principe Reggente.
Con personaggi che sembrano presi direttamente dai romanzi di Jane Austin, il lieto fine è sempre presente, come anche gli intrecci amori: la tensione sessuale è proprio uno dei punti focali della storia.
Non mancano mai finti fidanzamenti e matrimoni di convenienza, come anche tutte le attività di intrattenimento a cui si dedicavano le persone benestanti dell’epoca, dalle feste in maschera ai gran balli, passando per le noiose lezioni di equitazioni e di cucito.
Infine una grande accuratezza viene utilizzata nel descrivere gli aspetti sociali del periodo, per rendere vivida la narrazione.
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