Quando in cielo passa un aereo, non è raro vedere delle strisce di colore bianco che sembrano quasi seguire la coda del veicolo, e che spariscono dopo qualche istante.
Negli anni i complottisti hanno lavorato molto di fantasia ed hanno dato vita alla celeberrima teoria delle scie chimiche: le scie sarebbero sostanze chimiche rilasciate tra le nuvole da misteriosi aeroplani per avvelenare l’aria e provocare, addirittura, genocidi.
E una ricerca su scala internazionale eseguita nel 2011 ha scoperto come ben il 17% della popolazione creda all’esistenza di programmi segreti di irrorazione su larga scala per scopi di ingegneria climatica e di gestione e riduzione della radiazione solare.
Ma in realtà di cosa si tratta?
La risposta è tanto semplice quanto elementare: si tratta di scie di condensazione e si creano grazie al contrasto fra l’aria fredda e rarefatta dell’alta quota e lo scarico del velivolo, molto caldo: proprio il contatto fra gas di scarico caldo e atmosfera fredda trasforma il vapore acqueo dello scarico in ghiaccio.
La persistenza e l’espansione di tali scie dipende invece dalla presenza di sufficiente umidità alla quota di volo.