Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Advanced Materials. Le cellule non sono solo gli elementi costitutivi del corpo, ma anche sistemi estremamente dinamici. Gli Scienziati dell’Università di Lipsia (Germania) sono riusciti a rallentare significativamente questa dinamica utilizzando la cosiddetta acqua pesante.
Questo termine indica l’acqua di idrogeno pesante, o ossido di deuterio: invece di due atomi del solito isotopo leggero dell’idrogeno, contiene due atomi di idrogeno pesante – deuterio, – e il suo ossigeno nella composizione isotopica corrisponde all’ossigeno nell’aria. Fondamentalmente, l’acqua “pesante” viene utilizzata per le esigenze delle centrali elettriche.

I ricercatori hanno effettuato esperimenti sulle strutture cellulari ea livello molecolare hanno determinato l’interazione tra proteine e acqua “pesante”. L’aggiunta all’ambiente cellulare ha aumentato la viscosità intracellulare molecolare. Mentre la morfologia e il fenotipo cellulare sono rimasti invariati, la dinamica cellulare è rallentata.
Anche l’acqua “pesante” forma legami idrogeno, ma sono più forti che in un normale ambiente acquatico. Di conseguenza, le proteine strutturali come l’actina sembrano interagire più fortemente l’una con l’altra e restare insieme per un breve periodo.
“È impressionante che gli effetti siano reversibili: le cellule mostrano nuovamente le loro proprietà naturali non appena vengono trasferite in un normale ambiente acquatico“, afferma la scoperta dell’autore principale dello studio, il dott. Jörg Schnaus.
Le conoscenze acquisite, secondo gli scienziati, possono essere applicate per preservare la vitalità delle cellule e persino dei tessuti. Se ciò sarà dimostrato anche nei seguenti esperimenti, l’acqua “pesante” può essere utilizzata, ad esempio, nel trapianto di organi per la loro conservazione più lunga.