Terremoti, tempeste, attività vulcanica e movimenti tettonici: fenomeni che sembrano non avere nulla in comune potrebbero, in realtà, essere legati da una causa unica e crescente. Secondo un nuovo studio dell’Università del Colorado, lo scioglimento accelerato dei ghiacciai dovuto al riscaldamento globale potrebbe innescare una catena di eventi geologici e climatici estremi.

Ghiacciai e geologia: una connessione poco nota
Lo studio, condotto dallo studente ricercatore Tao Yuan insieme al professor Shijie Zhong, ha analizzato l’effetto dello scioglimento glaciale al termine dell’ultima era glaciale, tra 12.000 e 6.000 anni fa. I risultati hanno mostrato che:
- La dorsale medio-atlantica ha registrato un incremento del 40% nella velocità di espansione del fondale marino
- Questo fenomeno ha causato una leggera rotazione della placca nordamericana
- Si è verificata una maggiore formazione di crosta oceanica sul fondale
- L’attività vulcanica in Islanda è aumentata sensibilmente nello stesso periodo
Scioglimento dei ghiacci e cambiamenti nella crosta terrestre
I ricercatori spiegano che lo scioglimento dei ghiacci non agisce solo verticalmente, alleggerendo la pressione sulla crosta terrestre, ma genera anche effetti orizzontali, influenzando i movimenti tettonici. Questo potrebbe spiegare la maggiore instabilità geologica osservata in certe aree del pianeta.
Tao Yuan afferma:
“Lo scioglimento dei ghiacciai potrebbe accelerare l’espansione dei fondali oceanici e aumentare l’attività vulcanica lungo le dorsali medio-oceaniche, ma questi effetti potrebbero richiedere secoli per manifestarsi.”
I rischi attuali: Groenlandia sotto osservazione
Il team evidenzia che quanto accaduto in passato potrebbe ripetersi in tempi moderni, con lo scioglimento in corso dei ghiacci in Groenlandia che potrebbe, a lungo termine, provocare effetti simili:
- Maggiore attività vulcanica
- Cambiamenti nella distribuzione delle placche terrestri
- Aumento del rischio di terremoti e tsunami
Una lezione dal passato per affrontare il futuro
Lo studio rappresenta una nuova chiave di lettura sull’impatto climatico globale: non solo in superficie, ma nelle profondità del pianeta. Il cambiamento climatico potrebbe avere effetti geologici ritardati ma potenzialmente devastanti, collegando eventi naturali estremi apparentemente scollegati.